Progetto Italia Federale |
Organizzazione di uno Stato Federato |
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Indice del documento
Prefigurare l'organizzazione di uno Stato federato.
Cosa può fare una sovranità sub-nazionale in un ambito
federalistico e come si può organizzare, osservando ciò che
fanno gli altri Stati nei vari paesi federali.
L'organizzazione è in funzione delle competenze (qualità e quantità) cui lo Stato federato dovrà assolvere. Sono possibili diversi modi di organizzare uno Stato federato ed essendo tutti al di fuori della esperienza pratica italiana, conviene partire da un caso concreto, senza per questo pensare che sia replicabile senza variazioni.
Nel documento su Comuni e Federalismo, abbiamo visto il ruolo e le competenze di un Comune, ora possiamo vedere quali compiti ragionevolmente assegnare ad uno Stato federato che assuma le dimensioni geografiche e di popolazione di una tipica Provincia italiana (od eventualmente di una piccola Regione). È importante mantenere le giuste proporzioni geografiche per evitare sbilanciamenti nei rapporti tra Stato federato e Comuni, oltre alle altre argomentazioni esposte nel documento su Provincie e Regioni.
È importante, per il principio di sussidiarietà, mantenere l'ordine delle competenze dal Comune, allo Stato federato e da questo alla federazione. Questo testo è quindi più comprensibile e completo se si è prima letto quello sui Comuni.
Per rendere operativa l'attivita' di uno Stato federato esso deve essere
dotato di entrate tributarie proprie.
Nel modello proposto si tratta di:
Praticamente tutte le imposte sono gestite assieme ai Comuni.
Alla federazione sono assegnate (di norma) le sole imposte indirette.
La federazione tuttavia deve avere una attivita' di aiuto e sostegno al lavoro svolto nello Stato federato e per questo interverra' con sussidi diretti (compensazione verticale). Una imposizione diretta a livello federale è contemplabile per colmare il debito pubblico o se fosse necessaria per attuare la compensazione verticale.
1.1) Autonomia di uno Stato federato.
L'autonomia di uno Stato federato trova un concreto livello di espressione giuridica dal fatto di avere una propria Costituzione nella quale definire i tre poteri tipici di uno stato moderno: legislativo, esecutivo e giudiziario. In questo modo uno Stato federato e' in grado di legiferare poggiando su una solida base legale; elemento fondamentale questo per una amministrazione conforme alla legge.
Al di fuori di questa impostazione e' arduo parlare di federalismo (mancherebbero gli Stati e la sovranita' necessaria ad esercitare il potere locale su di un territorio) e si dovrebbe parlare di decentramento o regionalismo.
Parlare di "forme" di federalismo è illusorio.
Perche' puntare sulla forma (e quindi su una parvenza) quando è la sostanza quella che conta e che produce i risultati richiesti?
L'autonomia, che sia concessa oppure autodeterminata, deve alla fine poggiare le sue fondamenta su solide basi legali. Unici limiti ammessi a questa autonomia saranno quelli esplicitamente inseriti nel testo costituzionale federale.
Ogni Stato federato quindi, tramite la propria Costituzione, disegnera' i tre poteri ed i relativi modi di elezione, definira' il proprio territorio ed i rapporti politici con i Comuni.
1.2) Compiti e competenze: sovranità.
Di principio tutte le competenze non esplicitamente assegnate alla federazione, sono implicitamente assegnate allo Stato federato. Nella Costituzione federale si elencano quindi solo le eccezioni mentre la regola rimane che le competenze non elencate sono sempre affidate alle entita' piu' vicine al cittadino.
Possono esistere modelli in cui le reciproche competenze sono elencate (sono quindi enumerate le competenze federali e quelle degli Stati federati) ma questo sistema può rivelarsi debole quando nascano nuove competenze, se la materia non e' regolamentata.
Se poi questo sistema non fosse piu' che perfetto, potrebbe anche contenere contraddizioni logliche od organizzative nella ripartizione esplicita delle competenze.
Nel modello Svizzero, ogni nuova competenza (come ad esempio quella sull'energia nucleare o quella sulla legislazione in materia di sperimentazione genetica) è automaticamente attribuita ai Cantoni e solo una riforma costituzionale (votata obbligatoriamente dai cittadini) può assegnare la materia alla federazione. Quest'ultima non può quindi autonomamente decidere che una deterrminata competenza cada sotto o meno il suo dominio.
Anche in un sistema a "duplice enumerazione" occorrerebbe stabilire a priori come comportarsi con nuove competenze. Queste dovrebbero essere assegnate inizialmente a chi ha il potere di modificare la costituzione. Il principio quindi e' che chi ha la sovranita' e'anche investito di tutte le competenze. Se e' previsto che questo potere sia assegnato agli elettori (tramite referendum costituzionale) abbiamo che il potere "dal basso" corrisponde all'ordine sequenziale del principio di sussidiarietà. Anche da questo punto di vista, il sistema a doppia enumerazione e' inutile e ridondante.
L'elencazione sotto riportata non e' quindi derivata da una impostazione che preveda di enumerare esplicitamente le competenze federate (separatamente da quelle federali) ma solo un esempio pratico di quali attività debba concretamente intrapprendere un futuro Stato in un contesto federale. La eseplificazione riportata nelle pagine seguenti e tratta dal caso concreto del Canton Ticino. Vengono riportati anche i costi relativi a tali competenze ed i metodi di finanziamento a copertura di tali oneri in un sistema fiscale misto: finanze separate per alcuni casi, gestione cooperativa di alcune entrate per altri casi.
1.2) Compiti e competenze: casi pratici
1.2.1) Protezione del cittadino
Giustizia. L'amministrazione e l'organizzazione della giustizia (tribunali, preture, giudici di pace, pubblici ministeri ecc) sono una tipica competenza statale/locale.
In un contesto federale, lo Stato è lo Stato federato (Cantone svizzero/Laender tedesco/Stato americano).
Nel caso americano ogni Stato ha i propri Codici Civile e Penale, così come quelli di procedura. In quello Svizzero, i Codici Civile e Penale sono unici per tutta la federazione mentre ogni Cantone ha la competenza sui codici di Procedura (fatto salvo il principio di non produrre norme incompatibili con la costituzione federale).
È unico quindi il concetto di reato e di pena mentre è
diversa Cantone per Cantone la procedura che verra' avviata.
Indipendentemente da queste differenze, l'amministrazione delle giustizia
deve essere affidata allo Stato federato.
I costi della macchina giudiziaria e penitenziara sono quindi a carico
dello Stato federato.
Esiste una funzione federale di coordinamento da e verso l'estero.
Esiste un Tribunale Federale a cui appellarsi per questioni di diritto
e non di merito.
Polizia. Se il grosso della Polizia e'organizzata nell'ambito comunale, quello Cantonale/Statate ha il compito di fornire quei servizi tecnici che non sono possibili ad un piccolo o medio comune (Polizia scientifica, criminalita' organizzata) o di fornire la copertura sulle autostrade e sulle strade nazionali.
Protezione Civile. In questo caso il ruolo dello Stato federato e' di coordinamento e controllo e verifica tra i Comuni ed i Consorzi della Protezione civile.
Pompieri. Ruolo di coordinamento tra Comuni e supporto logistico
Militare. Sebbene sia una competenza federale, la gestione delle attivita' legate al territorio è affidata allo Stato federato.
La spesa cantonale per queste competenze è pari a circa il 10% delle spese complessive (fonte: bilancio consuntivo '95).
Nel caso italiano e' implicito che le attuali forze di polizia dovrebbero essere affidate ai Comuni ed agli Stati federati. Per la lotta alla criminalita' organizzata sarebbe tuttavia necessaria una forza di polizia federale ed immagino che l'Arma dei Carabilieri sia la migliore candidata a tale compito.
Nota: le dogane ed il controllo dei confini sono una tipica incombenza federale.
La amministrazione tributaria (che dovrebbe essere completamente smilitarizzata) e' invece da affidare agli Stati federati, salvo quelle componenti che si occupano di imposte indirette.
Così come le scuole elementari e l'asilo sono da affidare ai Comuni, tutti gli altri ordini scolastici dalle medie inferiori in poi fino all'universita' sono da affidare allo Stato federato. Non esistono nel campo della educazione competenze federali "esclusive". Su Intenet e' disponibile il testo dell'attuale Costituzione federale svizzera (ed il progetto di nuova Costituzione) che potete consultare per visionare come la federazione affronta il tema della educazione e della ricerca.
Per una scuola moderna ed efficiente servono: strutture e sussidi didattici edeguati, insegnanti preparati ed aggiornati, programmi didattici adeguati alla cultura ed agli obiettivi. Tutte cose ottenibili senza alcun intervento federale.
Nel caso del Canton Ticino (da cui, ricordiamo, parte questo studio di federalismo concreto) in un territorio di 2'811 Km2 quadrati e di 300'000 abitanti, vengono gestite:
I dati sopra indicati si riferiscono al 1995.
Dal 1996 il Canton Ticino è diventato Cantone universitario
ma non esistono ancora dati consuntivi.
Chiunque è già fin d'ora in grado di confrontare la spesa pro-capite per un ragazzo ticinese alle medie inferiori con quella di uno studente universitario in Italia (tra i 5'200 e 5'700 Euro). Eppure la ricchezza media a paritaà del costo della vita è assolutamente paragonabile, tra il Ct. Ticino ed il Nord Italia.
Nel Canton Ticino la spesa per l'educazione rappresenta circa il 20%
delle spese cantonali (personale, investimenti, affitti, attrezzature,
pulizie, ecc) e, come è illustrato nel documento sui Comuni, il
24% delle spese di un Comune medio.
Dettagli nel documento di approfondimento su "federalismo
e scuola".
Per i dettagli di spesa si rimanda alle varie voci del bilancio consuntivo '95.
L'intervento di uno Stato federato nel campo sociale è comprensibile
solo conoscendo il principio di sussudiarietà.
Alcuni compiti sono assegnati ai Comuni (21% della spesa di un medio
Comune), altri sono gestiti dal livello federato (26% della spesa complessiva
del Canton Ticino), altri ancora sono stati affidati alla federazione.
Qualche aspetto, anche importante è stato affidato ai privati,
sempre sotto il controllo dell'ente pubblico.
Per meglio comprendere e valutare compiti e costi della parte pubblica sono disponibili due documenti: uno sul sistema pensionistico svizzero ed uno su quello sanitario.
Sotto la voce "stato sociale" il livello federato fornisce queste prestazioni:
Per alcuni di questi servizi lo Stato riceve contributi dalla federazione
o da altri soggetti. Al netto delle entrate, la spesa e pari a circa il
15%, importo notevole se si considera che la "fattura sanitaria" è
in gran parte esterna allo Stato.
Per il settore sanitario, retto da leggi federali, lo Stato ha funzione di controllo sui soggetti che sono coinvolti, di investimento nella edilizia ospedaliera e di sussidiamento diretto dei contribuenti che non fossero in grado economicamente di provvedere al pagamento dei premi assicurativi.
Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può leggere il documento sul sistema sanitario svizzero.
Il sistema pensionistico è basato anch'esso su leggi federali e sulla cooperazione tra pubblico e privato. Maggiori informazioni possono essere reperite sulla scheda relativa al sistema previdenziale svizzero.
Sotto questa voce sono raggruppate le competenze in materia di protezione ambientale, paesaggistica, nonchè le competenze in materia di trasporti, la costruzione e manutenzione di strade ed argini, la caccia e la pesca, la pianificazione urbanistica, la salvaguardia del patrimonio monumentale.
La spesa sfiora il 20% delle uscite totali (fonte: bilancio consuntivo '95).
Quì è raggruppato l'intervento dello Stato a sostegno e supporto dell'economia:
Bonifiche agricole e catasto urbano, promuovimento economico per l'industria,
il commercio, l'artigianato, le regioni di montangna, il lavoro.
Gli uffici del lavoro (collocamento) sono gestiti in questo ambito.
A supporto di queste competenze deve esistere un centro di ricerche economiche ed un ufficio locale di statistica, così come anche tutti gli strumenti del caso.
Uno stato federato vicino ai cittadini, riesce ad intervenire in modo puntuale, tempestivo e senza disperdere energie con sussidi ad innaffiatoio ed indiscriminati.
Sotto questo punto di vista occorre ricordare che il federalismo non e' affatto una formula politico-istituzionale fine a se stessa ma che è il naturale complemento di un federalismo economico e culturale.
Occorre ricordare che il principio di sussidiarieta', quando coerentemente applicato, vede gia' risolti moltri problemi d'ordine minore nell'ambito comunale.
Lo stato federato interverra' in una serie di problemi non di competenza comunale e non di competenza federale.
L'intervento di uno Stato federato nell'economia variera' a seconda delle politiche liberali o socialiste ma e' tuttavia limitato a competenze territoriali ben precise.
Nel modello qui proposto, basato su Stati federati dimensionati sulle attuali Provincie italiane, la ridotta dimensione territoriale rende efficace ed efficente l'intervento dello Stato federato sull'economia. La rapidita' di intervento e' accompagnata anche da una maggiore velocita' nella osservazione dei risultati dell'intervento medesimo e quindi della eventuale necessità di rettifiche dell'azione di governo dell'economia. Anche lo strumento fiscale, puo' essere usato da Comuni e Stati federati per impostare il proprio intervento a sostegno di determinati settori economici o della popolazione.
Questo puo' concretizzarsi in aiuti diretti a settori in difficolta', in zone geografiche particolari, tramite differimento d'imposta od esenzioni limitate nel tempo o contributi diretti su progetti specifici.
E' da ricordare l'esempio del Canton Zugo, il quale, tra i piu' poveri di inizio secolo, e' oggi annoverato tra i piu' ricchi della Svizzera. La bassa pressione fiscale sulle persone giuridiche ha attratto molte industrie e molti lavoratori si sono trasferiti in quel Cantone. Certo questa esasperata concorrenza fiscale non e'stata gradita dai Cantoni vicini ma e'stato raggiunto lo scopo di sviluppare un territorio che altrimenti sarebbe rimasto arretrato. Diminuite le disparita', sono diminuite le tensioni tra Cantoni e quindi l'equilibrio federale risultante e' piu' solido. Ora pare che il Canton Zugo abbia il problema opposto e che cioe' troppi insediamenti industriali abbiano creato una eccessiva pressione ambientale. Il caso del Canton Zugo e' un caso limite, anche perche si tratta di un piccolo Cantone (piccolo gia' relativamente ai Cantoni svizzeri) in cui e' stata sufficiente una sola drastica misura fiscale, per ottenere in breve un effetto molto piu' rilevante di quanto sperato. Difficilmente sarebbe replicabile in Italia (e non credo neanche che questo sia auspicabile) ma e' un indicatore di come uno Stato federato, padrone della propria politica economica, possa intervenire per ottenere risultati.
Un altro caso, forse piu' equilibrato, e' quello del Canton Ticino dove, prima la ferrovia del Gottardo e poi l'Autostrada, hanno portato traffici, industrie, turismo ed una prosperita' di ottimo livello.
La ridotta dimensione territoriale degli Stati federati qui proposti non e' troppo piccola per il grossi problemi dell'economia di oggi, come qualcuno potrebbe pensare. I grossi problemi che affliggono oggi lo stato centralizzato italiano sono infatti dovuti alla assenza di un intervento locale esercitato da chi conosca, comprenda ed voglia sviluppare il proprio territorio avendo tutti gli strumenti operativi moderni di intervento.
L'obiettivo e' sicuramente lo sviluppo del proprio territorio e non si manchera' di coinvolgere in modo cooperativo gli Stati confinanti e la federazione per la soluzione di problemi comuni o di ordine superiore.
Questi ultimi potranno tuttavia avere una soluzione positiva solo se nel frattempo Comuni e Stati federati avranno fatto il loro dovere risolvendo i problemi di loro competenza. In caso contrario la mole dei problemi irrisolti che verrebbe riversata sulla federazione sarebbe tale da rendere inutile (ed anche costosa) ogni forma di federalismo e si ricadrebbe nella ben nota situazione attuale di immobilismo.
Le spese si aggirano attorno al 6% del totale cantonale.
Vengono gestite tutte le imposte e tasse di competenza dello Stato federato.
Queste assicurano il 58% delle entrate totali. Il rimanente viene finanziato
con contributi da altri enti (federazione, Comuni, enti pubblici) da tasse,
multe e rimborsi od anche tramite il reddito del capitale proprio.
Il quadro riassuntivo delle imposte principali vede questa suddivisione:
Il costo della raccolta tributaria (costi di personale ed attrezzature) e' pari a circa il 3,1% delle spese totali del Cantone ma tenendo conto che il lavoro tributario serve anche a determinare la tassazione comunale (PF e PG) ed estendendo quindi tale costo anche sulle spese comunali, arriviamo ad un costo medio cantonale pari al 1,7%.
La voce Imposta Federale Diretta corrisponde alla quota di quell'imposta che rimane al Cantone (30%) sia per il lavoro impositivo svolto per conto della Confederazione e sia come meccanismo di compensazione verticale da questa ai Cantoni.
Per quanto riguarda le principali imposte dirette, possiamo quindi riassumere quanto un cittadino ticinese paga mediamente (fatto 100 il totale delle imposte):
Tenendo conto dell'imposizione indiretta (Iva, Alcolici, Tabacchi, Carburanti) i rapporti cambiano significativamente a favore della imposizione federale che, a livello medio statistico svizzero vede il 40% ai Cantoni, il 30% ai Comuni ed il 30% alla Confederazione.
Sotto questa voce di bilancio (appartenente nel caso del Ticino alle Finanze) vengono raggruppati tutti quei costi comuni a tutta l'amministrazione e che non vengono caricati sulle singole partite. Si tratta di costi di esercizio per servizi interni alla amministrazione stessa.
I servizi piu' importanti sono:
Gli ammortamenti ordinari dei beni amministratvi sono imputati alla contabilita' generale dello Stato che, assieme alle altre voci del suo piano dei conti, totalizza il circa il 9% delle uscite ed il 9,3% delle entrate.
1.2.8) Potere Legislativo ed esecutivo.
Esecutivo (5 Ministri), Legislativo (90 eletti) e cancelleria generale dello Stato incidono per l' 1,1% delle uscite totali.
1.3) Riassunto delle spese per destinazione.
Come si vede, educazione e sociale rappresentano il 45% delle spese generali dello Stato, percentuale simile a quella comunale (50%, vedere il documento sulle competenze e gli oneri del Comune).
Le spese a sostegno dell'economia, dell'ambiente e del territorio rappresentano
un'ulteriore 25%.
Il restante 30% è suddiviso tra le spese di giustizia e polizia,
invesimenti ed ammodernamenti interni, spese di gestione dei servizi comuni
e per la raccolta tributaria.
1.4) Riassunto delle spese per genere conto.
Per la valutazione delle spese per il personale, piu' di un terzo delle spese generali, occorre ricordare che stipendi e salari sono in Svizzera tra i piu' alti del mondo.
Il 50% delle spese di personale e' destinato ai funzionari della amministrazione, circa il 32% e' per gli inseganti delle scuole medie e medie superiori. Un 2% e per le spese di giustizia ed il rimanente 16% e' costituito da oneri sociali e contributi vari.
L'altra grossa spesa (34,4%) è costituita dai Contributi cantonali.
Contributi % Euro Contributi ad economie private 33.74 150'154'678.84Contributi ad istituzioni private 30.63 136'308'469.38Contributi ad imprese ad economia mista 13.67 60'854'116.42Contributi alla Confederazione 9.46 42'106'730.98Contributi a Comuni e Consorzi comunali 8.50 37'820'138.72Contributi a Cantoni 3.47 15'442'061.28Contributi a istituti propri 0.49 2'194'941.82Contributi a istituzioni estere 0.03 134'278.79Totale 100.00 445'015'416.24Si tratta di prevalentemente di sussidi diretti alla popolazione, ad aziende in difficolta' o per il promuovimento economico, nonché di importi legati alla cooperazione orizzontale con altri cantoni o verticale verso comuni e consorzi.
Ci sono infatti anche contribuiti alla Confederazione e a Comuni e Consorzi ma per una valutazione completa di questa materia occorre anche osservare la tabella seguente, la quale riporta il sommario dei contributi in ingresso nelle casse del Cantone, che bilanciano circa la metà delle uscite.
Le entrate per contributi per spese correnti sono circa il 16% delle entrate generali.
Contributi |
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Contributi dalla Confederazione |
54.68
|
115'144'065.65
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Contributi da Comuni e Consorzi comunali |
43.34
|
91'268'263.21
|
Contributi da Cantoni |
0.81
|
1'714'636.90
|
Altri contributi per spese correnti |
0.68
|
1'425'421.04
|
Contributi da istituti propri |
0.49
|
1'038'078.37
|
Totale |
100.00
|
210'590'465.17
|
Il sistema di competenze federali prevede che se una entita' fornisce un servizio ad un'altra entita' (o per legge o per convenienza organizzativa) quest'ultima debba corrispondere un contributo corrispondente al servizio o ad una quota concordata. Lo Stato federato, trovandosi in mezzo tra Federazione e Comuni, si trova nella situazione sia di fornire servizi a tutti che di riceverli. Una rigorosa contabilizzazione rende trasparenti e verificabili tutti questi interscambi economici.
L'organizzazione viene studiata ed adeguata periodicamente al fine di corrsipondere nel modo più efficiente possibile i servizi di competenza.
Il Canton Ticino ha un esecutivo di 5 Ministri, eletti direttamente dalla popolazione assieme al potere legislativo. In pratica ogni forza politica che si avvicina al 20% dell'elettorato, può eleggere un rappresentante nell'Esecutivo.
Ogni Ministro ha la responsabilità di alcuni dicasteri e recentemente è stata ristruttutata l'amministrazione proprio per far corrispondere in modo più funzionale le responsabilità ministeriali con l'organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Ogni anno, a turno, un Ministro ricopre la carica di Primo Ministro.
Dipartimenti (ministeri):
Dipartimento delle Finanze e dell'Economia Dipartimento delle Istituzioni Dipartimento delle Opere Sociali Dipartimento dell'Istruzione e della Cultura Dipartimento del Territorio
AggiornamentiUna visione più completa della organizzazione cantonale ticinese è osservabile consultando
il sito ufficiale del Cantone Ticino ed anche una visione d'insieme del Cantone Ticino.L'aggiornamento costatante dei dati di bilancio per il canton Ticino (spese ed entrate) è visibile alla pagina internet del cantone in cui si illustra lo stato delle finanze pubbliche.
Potete approfondire gli argomenti direttamente con l'autore scrivendo a questo indirizzo di posta elettronica
Nota: all'inizio di gennaio 2002 ho provveduto a convertire in Euro i vecchi importi che erano espressi in Lire italiane.
Gli importi di questo documento si riferiscono tuttavia ad un periodo in cui l'Euro non era ancora in vigore.
Molti importi in Lire erano stati calcolati sulla base di un rapporto di cambio Franco/Lira prossimo a 1'210 lire per un Franco svizzero e l'importo risultante dal calcolo di allra è stato oggi diviso per 1936,27 per avere le cifre in Euro.