Progetto Italia Federale |
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Lo scopo di questo documento è quello di mettere a disposizione del lettore dei vari documenti sul federalismo, una opportuna chiave di riferimento dell'intero sistema sociale.Infatti nei documenti sull'organizzazione comunale e cantonale vi sono riferimenti alla spesa pubblica nel campo sociale ed alla distribuzione delle competenze tipiche di un sistema federale. Nel caso pratico illustrato, quello svizzero, essendo il sistema pensionistico ripartito in parte al settore pubblico ed in parte a quello privato (sia per le competenze che per i costi) risulta arduo apprezzare la spesa pubblica nel settore riferendosi al solo comparto pubblico.
Il sistema pensionistico svizzero è basato sui cosiddetti "tre pilastri".
Il concetto è che per garantire una vita autonoma e dignitosa occorrono contemporanemante tre sistemi previdenziali e che assieme questi tre pilastri diano solidità a tutto il sistema pensionistico.
Il primo pilastro (AVS) è di tipo "retributivo".
I versamenti di oggi servono a pagare le pensioni AVS di oggi. È obbligatorio.
Il contributo è del 5,05% a carico del lavoratore e di pari percentuale a carico del datore di lavoro.
Il contributo è totalmente detraibile dalle imposte.
I lavoratori autonomi versano il 10,1% (le due quote).
La Cassa AVS è gestita da una legge federale ed amministrata dai Cantoni.
Il pensionato non godrà di una pensione proporzionata all'ultimo stipendio ma di una cifra fissa (uguale per tutti) che rappresenta un importo superiore al minimo vitale ed e' comunque proporzionata alla durata dei versamenti.
Attualmente, chi ha sempre lavorato e contribuito, riceve una pensione AVS di 1'940 Frs mensili, se singolo, di 2'920 Frs. se coniugato.Questo corrisponde, al cambio ddel 1998 circa ed una rendita annuale di 1'200 € per un pensionato singolo e di 1'810 € per una coppia.
Per rapportare questi importi con la situazione italiana puo' essere utile considerare che il reddito pro-capite svizzero al momento di fare questi calcoli era circa il doppio di quello italiano.
Il secondo pilastro (fondi pensione) è di tipo "contibutivo". È obbligatorio.
Il terzo pilastro è costituito dal risparmio privato agevolato. È facoltativo.
- I contributi versati oggi si accumulano in un fondo personale che al momento di andare in pensione potrà essere riscattato come capitale o come rendita.
- Il massimo del rendimento è ottenuto con 40 anni di versamenti.
- Il fondo è gestito da assicurazioni private che siglano convenzioni con le aziende.
- La legge che regolamenta i fondi pensione è federale.
- L'obiettivo è di integrare l'AVS (dopo 40 anni di versamenti) raggiungendo l'80% dell'ultimo stipendio lordo
- o di raggiungere, senza calcolare AVS, una % del 60%.
- Il versamento è variabile a seconda dell'obiettivo e varia tra il 7 ed il 9% per il dipendente e di pari importo per il datore di lavoro.
- Il lavoratori autonomi versano le due quote, deducendoli totalmente dalle imposte.
- Vi sono tuttavia Fondi pensione in cui il versamento percentuale del lavoratore cresce con l'età ed in cui il datore di lavoro versa una quota superiore a quella del dipendente.
- In questo modo è possibile raggiungere percentuali superiori all'80%.
- Il contributo è totalmente detraibile dalle imposte.
- È possibile di solito utilizzare parte del fondo per l'acquisto della prima casa.
- Al fondo vengono abbinate prestazioni di invalidità e reversibilità.
È regolamentato da una legge federale.
Gli importi che si vogliono versare in questo settore previdenziale (o su banche o presso assicurazioni) non possono più essere ritirati prima della scadenza.
Le agevolazioni consistono in tassi di interesse particolarmente alti, nella deducibilità dalle imposte (fino ad un massimo annuale) e nel trattamento fiscale agevolato del capitale riscosso alla scadenza.
Come si vede, la parte obbligatoria a carico del lavoratore e'pari al 13,45%, pari a quella a carico del datore di lavoro. Per quest'ultimo esistono tuttavia situazioni previdenziali anche piu' onerose (da lui scelte liberamente per incentivare le assunzioni in determinati settori od aree produttive).La percentuale (che comparata a quella italiana e' decisamente piu'alta) va rapportata ai bassi tassi di interesse in Svizzera (e quindi con il basso rendimento del denaro per i fondi di previdenza) ed e' comunque equilibrata dalla bassa pressione fiscale.
Dato un reddito medio svizzero procapite abbiamo che un contribuente singolo (senza famiglia) con reddito da lavoro avrà a suo carico questi costi annui:
Singolo | Reddito | Reddito | |
Franchi Sv | Euro | % reddito | |
Reddito lordo totale |
46'620
|
28'892.66
|
100.00
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Sanità |
2'364
|
1'465.08
|
5.07
|
Pensione |
6'270
|
3'886.06
|
13.45
|
Altri contributi |
1'166
|
722.32
|
2.50
|
Tasse (*) |
4'959
|
3'073.33
|
10.64
|
Totale Sanita', Previdenza e Fisco |
14'759
|
9'146.80
|
31.66
|
Reddito disponibile per vitto ed alloggio |
31'861
|
19'745.87
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68.34
|
(*) si considerano le imposte dirette comunali, cantonali e federali ipotizzando che questo contribuente sia residente nel Ticino.
Le tasse non sono trattenute dalla busta paga ma vengono pagate autonomamente dal contribuente.
Alti casi sono contemplati nella scheda sul sistema sanitario Svizzero
Oltre al prelievo pensionistico, sono presenti le seguenti trattenute obbligatorie:Assicurazione contro la disoccupazione:
1,5% a carico del dipendente e pari percentuale a carico del datore di lavoro. Fornisce una copertura tra il 80% ed il 70% dell'ultimo stipendio a seconda che il disoccupato sia o meno coniugato. L'estesione temporale e'all'incirca di due anni.
E' previsto anche l'intervento di questa assicurazione per prestazioni simili a quelle della cassa integrazione parziale italiana. Scaduta la copertura assicurativa, esiste la assistenza comunale, la quale (a carico della fiscalita' generale) integra i redditi fino a raggiungere il minimo vitale. Questo e' commisurato alla composizione del nucleo famigliare.
Assicurazione contro gli Infortuni:
1% a carico del dipendente e pari percentuale a carico del datore di lavoro.
L'assicurazione infortuni, quando non e' coperta da un rapporto di lavoro, e' integrata nella poliza sanitaria.
Il totale dei contributi pensionistici in Svizzera (AVS + fondi pensione) e' prossimo al 27% contro il 29,64% di quello italiano.
Il sistema previdenziale svizzero non prevede quindi contributi molto più alti di quello italiano.
Tenendo conto anche delle altre prestazioni obbligatorie, a carico del dipendente abbiamo un prelievo obbligatorio prossimo al 16% e pari percentuale (circa) spetta al datore di lavoro.
Contemporaneamente abbiamo però un basso carico fiscale e questo rende sopportabile per il contribuente e per l'economia in genere, un così alto prelievo contributivo.
Il reddito disponibile per un contribuente medio, dopo aver pagato tutti i contributi, le tasse e le assicurazioni sanitarie, e' piu' che sufficiente per affitto, vitto e vestiario e per gran parte di quelle spese voluttuarie che servono anche a far "girare" l'economia.
Potete approfondire gli argomenti direttamente con l'autore scrivendo a questo indirizzo di posta elettronica
Nota: all'inizio di gennaio 2002 ho provveduto a convertire in Euro i vecchi importi che erano espressi in Lire italiane.
Gli importi di questo documento si riferiscono tuttavia ad un periodo in cui l'Euro non era ancora in vigore.
Molti importi in Lire erano stati calcolati sulla base di un rapporto di cambio Franco/Lira prossimo a 1'200 lire per un Franco svizzero e l'importo risultante dal calcolo di allora è stato oggi diviso per 1936,27 per avere le cifre in Euro.