Analisi geografica dei risultati elettorali europei 1999 - 2004
Come è cambiata in 5 anni l'Italia politica delle 100 città
a cura di Francesco Paolo Forti


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La situazione delle europee del 1999

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Premessa: nelle mappe geografiche ad ogni provincia viene assegnata una sfumatura di colore che è direttamente proporzionale alla percentuale (e quindi ai voti)  ricevuti da ogni lista.
Lo standard usato assegna sfumature sempre più scure a percentuali elevate (un colore più scuro corrisponde quindi ad una maggior consenso). Quando vengono mostrati cali o crescite percentuali (nelle mappe di confronto tra due elezioni) se il fenomeno è univoco - 90% di calo o di crescita - viene mostrata una sola mappa con una gradazione unica mentre se il fenomeno è duplice - parte del territorio che registra un calo e parte che registra una crescita, vengono preparate due mappe distinte, in ognuna delle quali il colore piu' scuro starà ad indicare il fenomeno piu' estremo (il maggiore calo e la maggiore crescita) mentre le zone piu' chiare saranno quelle prossime alla stasi ed allo zero. Ogni mappa presenta una legenda che illustra l'intervallo di percentuali assegnate ad ogni sfumatura. Tra parentesi viene indicato il numero di province comprese in quell'intervallo. Si tiene conto del solo voto espresso nelle 103 province italiane e non di quello espresso all'estero.

Centrosinistra:
Uniti Nell'Ulivo. scopo di queste pagine è il confronto con i dati elettorali delle elezioni europee del 2004 per cui qui non rappresento tutti i partiti che c'erano nel 1999 e che nel 2004 hanno dato vita alla lista "Uniti nell'Ulivo" ma la lista stessa, come se fosse stata presente nel 1999. Va considerato che la lista Uniti nell'Ulivo è la somma di Democrazia è Libertà (Margherita), Democratici di Sinistra (DS) e SDI. La Margherita a sua volta è nata dalla fusione di partiti che furono presenti alle elezioni europee del 1999 sotto i nomi dei Democratici, i Popolari (PPI) e Rinnovamento Italiano-Dini. I democratici a loro volta nacquero dalla conflenza di MPU (il movimento per l'Ulivo di Prodi), Centocittà (il movimento dei sindaci) e Italia dei Valori, di Di Pietro. Seguire solo il confronto della lista unitaria risultante è quindi una grande semplificazione, a cui si deve solo aggiungere che sia alle politiche del 2001 sia alle europee del 2004, Italia dei Valori si presentò separatamente. 
UnitiNell'Ulivo 1999
Nel 1999 la disposizione geografica dell'agglomerato che oggi costituisce la lista "Uniti nell'Ulivo" vedeva una marcata presenza al centro, una diffusa presenza al sud ed una più debole presenza al nord. In 68 province su 103, la lista superava il 30%, in 27 superava il 40%, in 2 superava il 50%.

A parte le eccezioni di Bolzano e Aosta, dovute alla particolarità dell'offerta politica nelle due provincie, le percentuali si distribuiscono in modo crescente e lineare tra il 20 ed il 50%.

La media nazionale era attorno al 32.6% e comprendeva implicitamente anche i voti di Italia dei Valori, presente nel 1999 nella lista de "i Democratici".



Udeur e Verdi nel 1999 si presentavano i primi sostanzialmente al Sud ed i secondi con una prevalenza di presenza al Nord ed al centronord.
Per quanto riguarda Udeur, a fronte di una media nazionale del 1.6%, in 11 province del Sud superava il 5% ed in 3 superava il 10% (con il 16% ad Agrigento).
Contemporaneamente in 53 province non superava lo 0.5%, dimostrandosi una forza politica non radicata in tutto il territorio.

I Verdi (Federazione dei Verdi), con una media nazionale non dissimile (1.75%) presentano una maggiore omogeneità di presenza territoriale.
Solo in tre province non superano lo 0.5% ma solo in una provincia (Bolzano) superano il 5%.
 
Udeur 1999
Verdi 1999

Molto simile, se non per certi versi identica, la presenza sul territorio dei Comunisti Italiani (2%) e di Rifondazione Comunista (4.28%) nel 1999.
La presenza è in entrambi i casi marcata al centro, al nord lungo il fiume Po (un aspetto questo che è caratteristico e già presente nella mappe delle elezioni politiche) ed in parte del nord-ovest e della Sardegna.
Comunisti Italiani 1999
Rifondazione 1999

Riepilogo centrosinistra (CS).
Totale CS 1999
La mappa a sinistra mostra la disposizione per la somma di tutte le liste di centrosinistra.
La media nazionale è del 42.8% ma la disposizione sul territorio è piu' marcata al centro-nord ed al sud, mentre al nord, a parte Bolzano, si registrano le percentuali minime.

In 33 province il centrosinistra nel 1999 superava il 50% e solo in 43 superava il centrodestra (inteso come CdL + altre formazioni di CD).

In 56 province superava la media nazionale (42.8%), segno di una presenza tutto sommato omogenea (vedere lo stesso dato per la CdL).



Centrodestra
Anche nel centrodestra, la disposizione dei partiti maggiori - Forza Italia e A.N. - varia notevolmente nel territorio.
Forza italia (media nazionale 25.2%), media che variava tra il 20 ed il 35% a seconda delle province, vedeva le maggiori percentuali al Nord (soprattutto in Lombardia) mentre A.N. (media nazionale 10.3%) ha una forte presenza nel Centro e nel Sud.
Forza Italia 1999
AN 1999

Lega e UDC sono anch'esse caratterizzate da una differente disposizione nel territorio.
Come è noto la Lega (media nazionale nel 1999 = 4.5%) è presente al Nord, dove in 15 province supera il 10%.
Solo in 33 province la Lega Nord supera la sua media nazionale. In 15 province supera il 15% ma in 50 province non supera lo 0.5% (condizione questa speculare a quella di Udeur).
Per contro UDC pur avendo una media nazionale paragonabile (4.75%) in nessuna provincia ha meno dello 0.5% e solo in 4 province (tutte al Sud) supera il 10%.
La presenza di UDC è quindi piu' omogenea e non si limita al Sud ma anche al nord-est.

Lega 1999
UDC 1999


Totale CdL. Nel 1999 Polo e Lega non erano ancora alleati (con il nome CdL) ma per facilitare il confronto che avviene nella altre pagine con il 2004 questa mappa presenta l'aggregato Forza Italia, A.N. Lega Nord e CdU, rispetto ai voti del 1999.

CDL 1999
La somma dei componenti della futura Casa delle Libertà mostrava, per il 1999, una forte presenza al Nord, come somma dei voti di Forza Italia e Lega Nord, una scarsa presenza nel centro-nord, una discreta presenza al centrosud e al Sud. La media nazionale era del 44.8% (due punti percentuali superiore alla media del totale del centrosinistra).

Solo in 45 province tuttavia l'aggregato "CDL" superava la sua stessa media nazionale, segno di una presenza concentrata maggiormente in alcune province.

Altri di CD e totale CD.
La polverizzazione del voto, tipica del sisema proporzionale senza sbarramento usato alle elezioni europee aveva prodotto nel 1999 altre liste di centrodestra per una media nazionale pari a 3% e quindi equivalenti ad un partito di piccole ma discrete dimensioni. A grandi linee abbiamo l'1.6% per Fiamma Tricolore e un 1.4% per altre liste di centrodestra (nella immagine a sinistra), tutti voti che in ogni modo in un contesto maggioritario si orienterebbero verso il centrodestra.
Queste liste raccolsero nel 1999 circa 930'000 voti (3.02%) ed in totale in nessuna provincia ottengono meno dell'1% (solo in due province la somma di Fiamma Tricolore e Altri CD è inferire all'1.5%).
La somma dell'aggregato CdL e delle altre liste di centrodestra è raffigurato nella mappa a destra. La media totale nel 1999 era del 47.8% (contro il 42.8% del totale delle lista di centrosinistra).



Confronto complessivo CS e CD.
È evidente il fatto che le due mappe sono praticamente una il negativo dell'altra, dato che la somma tende a 100 (escluso il voto alla lista Pannella Bonino).
Totale CS 1999
Totale CD 1999

Lista Pannella Bonino
Nel 1999 la lista Pannella Bonino ottenne l'8.5%, superando il 10% in 31 province ed il 15% in due (Biella e Cuneo).
La presenza è omogenea (in tutte le province supera il 2.5%) ma al Nord si nota una netta concentrazione delle province in cui supera il 10%.
Pannella Bonino 1999