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La situazione delle europee
del 1999
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Nel 1999 la disposizione geografica
dell'agglomerato che oggi costituisce la lista "Uniti nell'Ulivo"
vedeva una marcata presenza al centro, una diffusa presenza al sud ed
una più debole presenza al nord. In 68 province su 103, la lista
superava il 30%, in 27 superava il 40%, in 2 superava il 50%. A parte le eccezioni di Bolzano e Aosta, dovute alla particolarità dell'offerta politica nelle due provincie, le percentuali si distribuiscono in modo crescente e lineare tra il 20 ed il 50%. La media nazionale era attorno al 32.6% e comprendeva implicitamente anche i voti di Italia dei Valori, presente nel 1999 nella lista de "i Democratici". |
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La mappa a sinistra mostra la disposizione per la somma di
tutte le liste di centrosinistra. La media nazionale è del 42.8% ma la disposizione sul territorio è piu' marcata al centro-nord ed al sud, mentre al nord, a parte Bolzano, si registrano le percentuali minime. In 33 province il centrosinistra nel 1999 superava il 50% e solo in 43 superava il centrodestra (inteso come CdL + altre formazioni di CD). In 56 province superava la media nazionale (42.8%), segno di una presenza tutto sommato omogenea (vedere lo stesso dato per la CdL). |
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La somma dei componenti della
futura Casa delle Libertà mostrava, per il 1999, una forte
presenza al Nord, come somma dei voti di Forza Italia e Lega Nord, una
scarsa presenza nel centro-nord, una discreta presenza al centrosud e
al Sud. La media nazionale era del 44.8% (due punti percentuali
superiore alla media del totale del centrosinistra). Solo in 45 province tuttavia l'aggregato "CDL" superava la sua stessa media nazionale, segno di una presenza concentrata maggiormente in alcune province. |
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