Progetto Italia Federale

a cura di Francesco Paolo Forti
Ordinamento tributario federale
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 Ultimo aggiornamento: Gennaio 2002
 
Indice del documento
Categorie 
Da
 
A
‰ (millesimi)
imposta max cat.
aliquota max cat.
fino
 
a fr.
100.000.—
0,20 
0,20
0,200
da fr.
101.000.—
a fr.
140.000.—
1,50
80.—
0,571
da fr.
141.000.—
a fr.
280.000.—
2,00
360.—
1,286
da fr.
281.000.—
a fr.
700.000.—
2,50
1.410.—
2,014
da fr.
701.000.—
a fr.
1.400.000.—
3,00
3.510.—
2,507
da fr.
1.401.000.—
a fr.
2.800.000.—
3,25
8.060.—
2,879
da fr.
2.801.000.—
 
in avanti
3,50
   
2 La sostanza inferiore a 100.000.—franchi è esente dall'imposta.

3 Le frazioni di sostanza inferiori a 1.000.—franchi non sono computate.

Uso dell'imposta sul capitale nella tassazione ordinaria.

L'imposta sulla sostanza si rivela lo strumento fondamentale per il controllo dei redditi.

Questa tecnica di tassazione consente di controllare contemporaneamente lo sviluppo del capitale nel tempo (accedendo alle precedenti tassazioni) e di giudicare quanto il contribuente risparmia o consuma del capitale proprio e di controllare tutto ciò con l'evoluzione dei redditi nel tempo.

Se in contribuente non vuole evidenziare il proprio eccessivo risparmio, frutto di redditi non dichiarati, è costretto a frodare ambedue le imposte e quindi nasconderà redditi e capitali .

Tuttavia, quando vorrà comprarsi una casa, una macchina lussuosa o un altro investimento fuori dalla portata del suo capitale dichiarato, si vedrà costretto ad inventare soluzioni di comodo e ad intestarla a qualche parente o ad una società.

L'intestatario di comodo si vedrà a sua volta costretto a dichiarare questo capitale ed il fisco potrà verificare se l'acquisto sia compatibile con le sue entrate e come abbia finanziato l'impresa. Se invece in contribuente dichiara a suo nome l'investimento verrà subito individuato, grazie alla tecnica del controllo esaustivo di tutte le dichiarazioni.

Quei soggetti che dichiarano redditi insufficienti alla sussistenza o che hanno un tenore di vita ingiustificato (vivono consumando capitali non dichiarati) possono inoltre essere individuati con un sistema di tassazione che permetta loro di detrarre molte spese (tipo USA, per intenderci) abbastanza simile a quello proposto.

Molti contribuenti infatti sono invogliati dalle deduzioni e dichiarano di averne diritto, senza pensare alle conseguenze. Il calcolo delle spese sostenute (e dedotte) e del saldo dei movimenti di capitali (dichiarati) porta ad un reddito presunto che deve quadrare con quello dichiarato.

I calcoli da fare non sono molto complicati ma è difficile che possano essere fatti anche da un contribuente esperto, in modo da prevenire i controlli fiscali. Una volta individuato, il contribuente non ripeterà di certo lo stesso errore ma ormai sarà troppo tardi.

Sicuramente nel giro di una decina di anni il metodo di controllo sarà così conosciuto da essere quasi inutilizzabile e nessun contribuente si farà più sorprendere.

In quel momento però l'evasione avrà raggiunto tassi così bassi e le aliquote di imposta risulteranno così vantaggiose da scoraggiare il rischio di evasione.

Il vantaggio ulteriore per il contribuente è di ricevere in restituzione l'imposta sugli interessi bancari od altre forme di trattenuta alla fonte.

Ciò invoglia a dichiarare i capitali che hanno prodotto quegli interessi.

Come già visto i redditi da capitali vengono dichiarati dal contribuente e dovranno essere tassati alla aliquota risultante dalla sommatoria di tutti i redditi prodotti.

Un lavoratore dipendente con un normale risparmio risulterà esente dalla imposta sul capitale, riceverà indietro la trattenuta alla fonte sugli interessi di risparmio e si vedrà tassato questi interessi ad una aliquota corrispondente al suo reddito complessivo.

La trattenuta alla fonte può essere decisamente alta, così da invogliare tutti i contribuenti a ricorrere alla autodenuncia dei capitali per avere indietro questo importo.

Per i capitali stranieri (intestati a non residenti) si può pensare ad una esenzione dalla trattenuta alla fonte oppure ad un rimborso per quei cittadini che risiedono in paesi in cui esista un trattamento di reciprocità.

 La presenza di questa tassazione sul capitale comporterebbe:

1) ritrasformare la tassa di possesso dell'auto in tassa di circolazione.
2) ogni contribuente dovrebbe inviare la dichiarazione agli uffici di tassazione, in quanto non è possibile ipotizzare (studenti a parte) che un contribuente non abbia un minimo di capitali a risparmio.

I contribuenti "nulla tenenti" devono indicare chi provvede allo loro sopravvivenza e questi a loro volta dovrebbero giustificare redditi o capitali idonei a giustificare l'onere di quel mantenimento.

La giustificazione con prestiti di fantasia deve essere convalidata da documenti bancari puntuali altrimenti verrà rifiutata.

Vincite improvvise devono essere convalidate da giustificativi e possono essere usate solo in una singola occasione.

Una volta accertato che nel dispendio di un contribuente mancano ad esempio 20 milioni per giustificare i dati accertati, il tassatore avrà due possibilità:

1) rettificare la dichiarazione ipotizzando 20 milioni di capitali "neri"
2) rettificare la dichiarazione ipotizzando 20 milioni di reddito "nero"

Vista la differenza di aliquote il tassatore sceglierà la seconda soluzione.

Se il contribuente, per non vedersi tassare questo importo come reddito, preferisce dichiarare che aveva capitali non dichiarati dovrà produrre tutta la documentazione bancaria necessaria e, se ciò corrisponde al vero, i capitali risulteranno maggiori.

Dovrà poi dimostrare come ha fatto ad accumulare questo capitale.

Il possesso di BOT od altre forme di finanziamento del debito pubblico può essere dichiarato al fisco ma reso esente sia per l'imposta sui capitali che quella sui redditi.

Il fatto di rendere esenti capitali convertiti in BOT e redditi da BOT è solo una opportunità politica. Infatti contraddice un principio liberale che impone allo Stato di mettersi allo stesso piano dei privati a cui fa concorrenza e quindi di non essere esente di imposte se queste gravano sul privato per la stessa prestazione.

Il fatto di renderne comunque obbligatoria la dichiarazione comporta la possibilità di poter seguire l'evoluzione dei capitali quando vengono trasformati, di anno in anno, da una forma all'altra (contanti -> azioni ->Bot ->Immobile ->etc).

Non è possibile ipotizzare per ora strumenti di controllo sul capital gain per cui questo fronte rimane scoperto per impossibilità pratica.

 Neanche la tassazione del capitale permette un controllo in questo senso, tuttavia, a fronte di sostanziali incrementi di capitale, il contribuente potrebbe giustificarsi fornendo come scusa un determinato e costante guadagno in borsa così come potrebbe giustificare una repentina diminuzione del capitale adducendo errate speculazioni. Giustificazioni del genere sono rare e possono essere controllate facendosi dare le date esatte delle presunte speculazioni e controllando sui quotidiani economici del periodo.

Come si vede questa imposta - indipendentemente dal gettito non eccezionale che produce, dovuto alle aliquote molto blande - rappresenta un fattore critico di successo per la lotta alla evasione ed elusione fiscale.

Le aliquote, estremamente basse, unite al rimborso della imposta alla fonte sugli interessi, rende estremamente attrattiva l'imposta ai contribuenti onesti.

C'è da pensare che gli unici ambienti contrari siano quelli che effettivamente capiscono come questa imposta possa colpire l'evasione fiscale.

Un ulteriore aspetto è quello, non irrilevante, di aumentare il prelievo di imposte sulle rendite, sgravando contemporaneamente i redditi produttivi.



1.2.5) Tassazione sulle persone giuridiche.

Imponibilità personale:

quando hanno sede o amministrazione effettiva nello Stato Federato.

Appartenenza economica:

 Le persone giuridiche con sede e amministrazione effettiva fuori dallo Stato Federato sono assoggettate all'imposta se:

a) sono associate a un'impresa commerciale nello Stato Federato;

b) tengono uno stabilimento d'impresa nello Stato Federato;

c) sono proprietarie di fondi situati nello Stato Federato o sono titolari su di essi di diritti di godimento reali o di diritti di godimento personali a questi economicamente assimilabili.

Le persone giuridiche con sede e amministrazione effettiva all'estero sono inoltre assoggettate all'imposta se:

a) sono titolari o usufruttuarie di crediti garantiti da pegni immobiliari o manuali su fondi situati nello Stato Federato;

b) fanno commercio di immobili siti nello Stato Federato o fungono da intermediari in queste operazioni immobiliari.

Per stabilimento d'impresa si intende una sede fissa di affari o di lavoro dove si svolge, in tutto o in parte, l'attività di un'impresa. Sono considerate tali, in particolare, le succursali, le officine, i laboratori, gli uffici di vendita, le rappresentanze permanenti, le miniere e ogni altro luogo di estrazione di risorse naturali, come anche i cantieri di costruzione o di montaggio la cui durata sia di almeno dodici mesi.

Esenzioni:

 Sono esenti: la Federazione, gli Stati federati, i Comuni e le Parrocchie.

 Le Aziende Comunali [municipalizzate] che fanno attività concorrenziale con i privati pagano l'imposta sugli utili ma non sul capitale.

 Sono esenti le istituzioni di previdenza sociale, le persone giuridiche che perseguono scopo pubblico o di pubblica utilità [ed ufficialmente dichiarati come tali], gli Stati esteri per quanto riguarda le rappresentanze diplomatiche.

Determinazione dell'utile netto.

[Alla base di questi articoli vi é il concetto che il bilancio civile, debba essere trasformato in bilancio fiscale tramite una serie di rettifiche].

In generale

Costituiscono utile netto imponibile:

a) il saldo del conto profitti e perdite, epurato dal riporto dell'anno precedente;

b) tutti i prelevamenti fatti prima del calcolo del saldo del conto profitti e perdite e non destinati alla copertura di spese giustificate e riconosciute dall'uso commerciale, in particolare:

– le spese di fabbricazione, di acquisizione e di miglioramento di immobilizzi;

– gli ammortamenti e gli accantonamenti non giustificati dall'uso commerciale;

– i versamenti sul capitale proprio mediante risorse della persona giuridica, sempre che non provengano da riserve imposte come utile;

– le distribuzioni palesi o dissimulate di utili e le prestazioni a terzi non giustificate dall'uso commerciale;

c) i ricavi non accreditati al conto profitti e perdite, compresi gli utili in capitale, di liquidazione e di rivalutazione. Il trasferimento della sede, del centro della direzione effettiva o di uno stabilimento d'impresa fuori dallo Stato federato, come pure il passaggio da un regime di tassazione ordinaria a un regime di tassazione speciale, sono parificati alla liquidazione;

d) gli interessi sul capitale proprio occulto e sugli altri debiti non riconosciuti.

Gli utili conseguiti mediante alienazione o rivalutazione di immobili sono imponibili fino a concorrenza delle spese di investimento.

L'utile netto imponibile delle persone giuridiche che non tengono un conto profitti e perdite è determinato applicando per analogia il capoverso 1.

Le prestazioni che imprese miste di interesse pubblico procurano in modo preponderante a persone a loro vicine devono essere stimate al valore di mercato, al loro prezzo di costo aumentato di un margine adeguato o al loro prezzo di vendita finale diminuito di un margine di utile adeguato; il risultato di ciascuna impresa è adattato di conseguenza.

Oneri giustificati dall'uso commerciale

Gli oneri giustificati dall'uso commerciale comprendono anche:

a) le imposte federali, cantonali e comunali, ma non le multe fiscali;

b) i versamenti a istituzioni di previdenza in favore del personale, in quanto sia esclusa ogni utilizzazione contraria allo scopo;

c) le prestazioni volontarie in contanti a persone giuridiche con sede in Italia che sono esentate dalle imposte in virtù del loro scopo pubblico o di pubblica utilità fino a un massimo di [importo];

d) i ribassi, gli sconti, gli abbuoni e i rimborsi sulla rimunerazione di forniture e prestazioni, nonché le eccedenze che le società d'assicurazione destinano alla distribuzione agli assicurati.

Operazioni senza influenza sul risultato

Non costituiscono utile imponibile:

a) gli apporti di soci di società di capitali e di società cooperative, compresi l'aggio e le prestazioni a fondo perso;

b) l'aumento di fondi propri derivante da eredità, legato o donazione.

Trasformazioni, concentrazioni, scissioni

Le riserve occulte di una società di capitali o di una società cooperativa non sono imponibili se la società rimane assoggettata all'imposta nello Stato federato e i valori fino allora determinanti per l'imposta sull'utile sono ripresi nel caso di:

a) trasformazione in un'altra società di capitali o società cooperativa, se l'esercizio continua immutato e, fondamentalmente, le partecipazioni rimangono proporzionalmente inalterate;

b) concentrazione di imprese mediante trasferimento di tutti gli attivi e i passivi a un'altra società di capitali o società cooperativa (fusione, o assunzione di azienda);

c) scissione di un'impresa mediante il trasferimento di parti aziendali distinte ad altre società di capitali o società cooperative, se l'esercizio di queste parti continua immutato.

È riservata l'imposizione delle rivalutazioni contabili e delle prestazioni compensative.

La società che subisce una perdita contabile sulla partecipazione a una società di capitali o a una società cooperativa a seguito della ripresa degli attivi e dei passivi di detta società, non può dedurre fiscalmente tale perdita; un eventuale utile contabile sulla partecipazione è imponibile.

Ammortamenti

Gli ammortamenti sugli attivi giustificati dall'uso commerciale sono ammessi nella misura in cui sono stati contabilizzati o, in mancanza di contabilità commerciale, figurano in speciali tabelle di ammortamento.

In generale gli ammortamenti sono calcolati in funzione del valore effettivo dei singoli elementi patrimoniali oppure sono ripartiti in funzione della durata probabile dell'utilizzazione dei singoli elementi.

Gli ammortamenti su attivi rivalutati per compensare perdite sono ammessi unicamente se le rivalutazioni erano autorizzate dal diritto commerciale e le perdite potevano essere dedotte al momento dell'ammortamento.

Accantonamenti

Sono ammessi, a carico del conto profitti e perdite, accantonamenti per:

a) gli impegni sussistenti nel corso dell'esercizio il cui ammontare è ancora indeterminato;

b) i rischi di perdite su attivi del patrimonio circolante, segnatamente sulle merci e sui debitori;

c) gli altri rischi di perdite imminenti dell'esercizio.

Gli accantonamenti ammessi negli anni precedenti sono aggiunti all'utile imponibile nella misura in cui non sono più giustificati.

Reinvestimenti

 In caso di sostituzione di immobilizzi necessari all'azienda, le riserve occulte possono essere trasferite su beni sostitutivi con uguale funzione; è escluso il trasferimento su elementi patrimoniali fuori dallo Stato federato.

Se la sostituzione non avviene nel corso dello stesso esercizio, è ammessa la costituzione di un accantonamento pari all'ammontare delle riserve occulte. Tale accantonamento deve essere utilizzato entro un termine ragionevole per l'ammortamento del nuovo immobilizzo oppure sciolto mediante accreditamento nel conto profitti e perdite.

Sono considerati necessari all'azienda gli immobilizzi che servono direttamente all'esercizio; sono in particolare esclusi gli elementi patrimoniali utilizzati unicamente per il loro valore di collocamento o il loro reddito.

Norme speciali per le associazioni, le fondazioni e i fondi di investimento

I contributi alle associazioni versati dai membri e gli apporti al patrimonio delle fondazioni non costituiscono utile imponibile.

Dai proventi imponibili delle associazioni possono essere dedotte integralmente tutte le spese necessarie per conseguirli; le altre spese possono essere dedotte solo nella misura in cui superano i contributi dei membri.

I fondi d'investimento soggiacciano all'imposta sull'utile per il reddito da possesso fondiario diretto.

Deduzione delle perdite

Dall'utile netto del periodo fiscale possono essere dedotte le perdite dei sette esercizi precedenti il periodo fiscale, in quanto non se ne sia potuto tener conto per il calcolo dell'utile netto imponibile di quegli anni.

Le perdite degli esercizi anteriori che non abbiano ancora potuto essere dedotte dagli utili possono essere compensate con le prestazioni destinate a equilibrare un bilancio deficitario.

Calcolo dell'imposta:

L'imposta in Ticino è del 12% sull'utile netto. L'aliquota è fissa.

 Precedentemente alla attuale LT, il sistema di calcolo prevedeva il confronto tra capitale impiegato ed utile conseguito. Alti utili conseguiti da capitali esigui avevano una aliquota maggiore rispetto ad utili minori conseguiti impiegando maggiori capitali.

 Controllando tutte le tassazione e rettificando il bilancio civile in bilancio fiscale, una aliquota inferiore al 15% consente di raccogliere imposte adeguate da tutte le società.

 Le società che non pagano imposte sugli utili per mancanza di utile (utile a zero o negativo), pagheranno una imposta minima dell'1‰ sugli immobili posseduti all'inizio dell'anno.

Oggi in Italia le poche aziende che denunciano utili (una vera rarità, pare) sono soggette ad aliquote vicine al 50%.

 La complessità della attuale legislazione italiana inoltre scoraggia nuovi imprenditori e nuove attività. Oltre a tutto bisogna pagare pesanti fatture a consulenti super esperti, senza peraltro la certezza di aver intrapreso la strada giusta e di non dover incorrere in un lungo contenzioso tributario.

 La semplicità di una nuova legge tributaria è un fattore critico di successo.

Imposta sul capitale.

 È prevedibile una imposta sul capitale del 3‰ sul capitale imponibile.

 È prevedibile una imposta immobiliare sugli immobili posseduti all'inizio dell'anno.

 L'imposta (tra l'1‰ ed il 3‰) viene parzialmente riversata ai Comuni (40%)



1.2.6) Tassazione sugli utili immobiliari. Concetto

Persone fisiche e giuridiche che conseguano un utile tramite la compravendita di immobili sono tassati separatamente dalla tassazione ordinaria.

 L'imposta in questione è la diretta evoluzione delle imposte sul maggior valore immobiliare che tassavano l'incremento di valore di un immobile.

 In Italia tale tassazione avviene tuttora in modo decennale, indipendentemente dall'atto di vendita.

 In altre paesi il maggior valore viene imposto al momento in cui questo si realizza concretamente e cioè al momento della vendita.

 In questo caso vi sono due possibilità:

 1) Tassare la differenza tra i valori di stima [catastali]

2) Tassare la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita, tenuto conto delle ristrutturazioni o delle spese di miglioria.

 Nel primo caso si rimane ancorato al concetto di "maggior valore", nel secondo a quello di tassazione degli utili immobiliari.

 In ambo i casi la tassazione avviene perché l'immobile ha aumentato il proprio valore. Questo, al netto delle migliorie e delle ristrutturazioni, avviene perché la comunità ha investito nel territorio e l'immobile ne ha tratto un beneficio economico.

 Poiché l'utile immobiliare od il maggior valore sono legati agli investimenti che la comunità ha effettuato (strade, scuole, ospedali etc) è giusto che l'imposta risultante sia ridistribuita sul territorio ai Comuni ed allo Stato Federato.

 Questa imposta non può essere quindi una imposta federale.

 Normativa - imponibilità:

 E' imponibile il trasferimento di proprietà immobiliari e qualsiasi negozio giuridico i cui effetti, riguardo al potere di disporre del fondo, sono parificabili, economicamente, a quelli di un trasferimento di proprietà.

Sono in particolare imponibili:

a) le compravendite immobiliari;

b) le permute;

c) lo scioglimento delle proprietà collettive;

d) le costituzioni a favore di terzi e le alienazioni di diritti di superficie che abbiano il carattere del diritto per sé stante e permanente i cui effetti siano economicamente parificabili a un'alienazione della proprietà;

e) le costituzioni di servitù di diritto privato se limitano lo sfruttamento incondizionato o diminuiscono il valore venale di un fondo in modo duraturo e importante e si fanno dietro versamento di un'indennità;

f) le cessioni successive di diritti, in particolare le cessioni di diritti di compera;

g) gli apporti a una società;

h) le alienazioni di azioni o di quote di società immobiliari o di altre società, se nel patrimonio hanno un valore preponderante i fondi e le partecipazioni a società immobiliari;

i) le espropriazioni formali e materiali.

Differimento dell'imposta.

 L'imposizione degli utili immobiliari è differita nei seguenti casi di:

a) trasferimento per successione, legato, donazione o altro contratto soggetto all'imposta di successione o donazione

 b) trasferimento fra coniugi, in caso di adozione o scioglimento del regime matrimoniale della comunione dei beni;

c) scioglimento delle comunioni ereditarie come pure delle altre proprietà collettive, per queste ultime solo quando la divisione avviene in natura e senza conguaglio in denaro;

d) ricomposizione particellare ai fini di un raggruppamento di terreni, di un piano di quartiere, di rettificazione dei limiti di proprietà, di un arrotondamento dei poderi agricoli, nonché in caso di ricomposizione particellare nell'ambito di una procedura di espropriazione o di un'espropriazione imminente;

e) trasformazioni, concentrazioni o scissioni di società;

f) reinvestimento secondo gli articoli di legge;

g) alienazione di un'abitazione primaria (casa monofamiliare o appartamento) che ha servito durevolmente e esclusivamente all'uso personale del contribuente, a condizione che il ricavo sia destinato entro un termine di due anni all'acquisto o alla costruzione di un'abitazione sostitutiva adibita al medesimo scopo.

Esenzioni: come per persone giuridiche.

Garanzia del pagamento:

Ipoteca legale. L'importo della tassazione, in caso di mancato pagamento, grava come ipoteca sull'immobile oggetto della transazione. Il compratore deve informarsi, tramite l'autorità fiscale, che il venditore sia in regola con il pagamento delle imposte in genere, chiedere il calcolo preventivo dell'imposta sugli utili immobiliari e trattenere dal pagamento un importo pari all'imposta calcolata. In questo modo il compratore sia l'autorità di tassazione che il compratore sono tutelati.

Calcolo dell'imponibile:

 Senza entrare nei dettagli, l'imponibile viene calcolato sottraendo al prezzo di vendita, il prezzo del precedente acquisto (o della costruzione, se nuovo immobile).

 Sono ammesse in detrazione tutta una serie di spese: legali, notarili, di ristrutturazione ma non le spese di manutenzione (quelle sono eventualmente già detratte dal reddito dell'immobile nella tassazione ordinaria PF).

 Il meccanismo indicato scoraggia l'uso del "nero" in quanto chi lo usasse per comprare un immobile dovrebbe poi essere sicuro di poterne ricevere al momento della futura vendita, pena una alta tassazione sull'utile risultante da un basso valore di acquisto ed un normale valore di vendita. Chi poi riceve il "nero", in regime di imposta sui capitali, deve pensare a come utilizzare quel capitale in modo pulito.

Aliquote

Le aliquote, che diminuiscono con l'aumento della durata del possesso, colpiscono principalmente i fenomeni speculativi, contrassegnati da un breve possesso dell'immobile.

L'aliquota d'imposta corrisponde a:

fino a 
1 anno al
48 per cento
da oltre
1 anno e fino a 
2 anni al 
44 per cento
da oltre 
2 anni e fino a 
3 anni al 
40 per cento
da oltre 
3 anni e fino a 
4 anni al 
36 per cento
da oltre 
4 anni e fino a 
5 anni al 
32 per cento
da oltre 
5 anni e fino a 
6 anni al 
28 per cento
da oltre 
6 anni e fino a 
7 anni al 
24 per cento
da oltre 
7 anni e fino a 
8 anni al 
20 per cento
da oltre 
8 anni e fino a 
9 anni al 
16 per cento
da oltre 
9 anni e fino a 
10 anni al 
13 per cento
da oltre 
10 anni e fino a 
11 anni al 
10 per cento
da oltre 
11 anni e fino a 
12 anni al 
9 per cento
da oltre 
12 anni e fino a 
13 anni al 
8 per cento
da oltre 
13 anni e fino a 
14 anni al 
7 per cento
da oltre 
14 anni e fino a 
15 anni al 
6 per cento
da oltre 
15 anni e fino a 
20 anni al 
5 per cento
da oltre 
20 anni e fino a 
30 anni al 
4 per cento
da oltre 
30 anni
al 
3 per cento
L'imposta risultante viene così suddivisa:

 40% al Comune

 20% al fondo di compensazione intercomunale

 40% allo Stato federato

 Questo suddivisione, maggiormente sbilanciata verso il Comune (60%) tiene conto del maggior onere che i Comuni hanno nella gestione del territorio.



1.2.7) Tassazione sulle Successioni e Donazioni.

In uno Stato federale, le imposte di Successione e Donazione sono assegnante allo Stato Federato in base al principio della residenza (domicilio fiscale) del defunto o del donante.

In caso di successione o donazione che veda beni immobili sparsi in diversi Stati federati, ognuno di questi imporrà gli immobili sul proprio territorio in base alle proprie aliquote ed alla propria legislazione.

Lo Stato federato dove il defunto od il donante ha domicilio impone il capitale, ovunque situato, e gli immobili del proprio territorio. Per la determinazione dell'aliquota è determinante l'intero ammontare del capitale, anche quello estero.

Ogni Stato Federato stabilisce i criteri di imponibilità, seguendo gli indirizzi di una eventuale legge federale (se è il caso), le deduzioni, le esenzioni e le aliquote.

Il Comune riceve una percentuale dell'imposta riscossa.

Diversamente dalla suddivisione degli utili immobiliari, le imposte di Successione e Donazione vengono maggiormente affidate allo Stato federato, al fine di ridistribuire la ricchezza risultante su tutto il territorio.

Non è da escludere una quota allo Stato federale con la precisa destinazione al fondo di compensazione interstatale.

La quota di riparto ai Comuni può oscillare attorno al 10%.

La quota di riparto alla Federazione potrebbe oscillare attorno al 20%

In caso di problemi con i pagamenti, vale la responsabilità solidale tra eredi.

Per la parte di imposta che scaturisce da donazioni e successioni di immobili, la migliore garanzia è quella della ipoteca legale.



1.2.8) Contenzioso tributario.

È l'autorità di tassazione, in base al catalogo dei contribuenti, ad inoltrare la dichiarazione al domicilio del contribuente od a quello del suo rappresentante.

 Se in contribuente non rispedisce la dichiarazione, debitamente compilata, nei termini prescritti, può essere nell'ordine: richiamato, diffidato e multato.

Quest'ultimo atto è proporzionale alla capacità contributiva del contribuente.

Quest'ultimo, in casi particolarmente gravi può chiedere ed ottenere una proroga di alcuni mesi per la presentazione della dichiarazione o di documentazione successivamente richiesta.

In caso di tassazione non pervenuta si provvede alla tassazione d'ufficio.

 Errori di compilazione non sono sanzionabili. Dimenticanze del contribuente o rettifiche fatte dal tassatore non costituiscono evasione ma al massimo tentativo di sottrazione. Il tassatore controlla la dichiarazione ed eventualmente rettifica i dati.

 In casi dubbi scrive o telefona al contribuente richiedendo spiegazioni, documentazione ulteriore o lo convoca.

Alla fine emette una notifica di tassazione ed i sistemi informatici, che lo hanno assistito nella fase di tassazione, inviano la decisione di tassazione al contribuente.

Con queste premesse il contenzioso tributario dovrebbe essere ben inferiore al 10% della massa di dichiarazioni.

La procedura per il contenzioso tributario deve essere uguale per ogni imposta e deve prevedere:

1) una fase di reclamo, gratuito, entro 30 giorni dalla notifica di tassazione, in cui l'amministrazione tributaria rivede il caso e decide internamente, prima l'ammissibilità del reclamo e poi il merito dello stesso.

Solitamente un tassatore più qualificato esamina la pratica e, se il caso convoca il contribuente ed il suo rappresentante.

 Solitamente questa fase è evitabile se la notifica di tassazione è chiara, trasparente e comprensibile dal contribuente.

 L'incasso del saldo è sospeso e l'amministrazione ha tutto l'interesse a rispondere in fretta con una decisione in merito.

Abitualmente questa fase conclude il 90% delle pratiche e solo il 10% affronterà la successiva.

2) una fase di ricorso, con un onere di giudizio, entro 30 giorni dalla notifica della decisione su reclamo, affidata al potere giudiziario, in una camera appositamente attrezzata a discutere gli argomenti tributari. La decisione può essere positiva, negativa o mista. Se il tribunale accetta, anche parzialmente le ragioni del contribuente, l'autorità di tassazione applica la decisione e riemette una nuova notifica di tassazione.

3) una fase di ricorso al Tribunale Federale, per problemi di diritto e non di merito, che, sempre entro 30 giorni dalla decisione su ricorso, può essere fatta pervenire alla amministrazione. Se il TF accetta le tesi del contribuente, si riapre la fase 2).

Passati i primi 30 giorni dalla emissione della notifica (quando quindi il contribuente non ricorre ai rimedi giuridici per impugnare la tassazione) questa diventa definitiva. L'autorità di esazione può richiedere il saldo degli eventuali acconti.

 Ulteriori notizie di reddito che vengano a conoscenza dell'amministrazione tributaria dopo che una notifica è diventata definitiva e non presenti nella dichiarazione dei redditi, provocano la riapertura della tassazione e la multa per sottrazione di imposta da 1 a 5 volte l'imposta sottratta (oltre ovviamente alla nuova imposta).

La procedura è civile. Procedimenti penali sono da prevedere solo per sostituti di imposta che usino a propri fini le imposte da loro prelevate.

 Copia delle notifiche (o equivalente informatico) viene inviata alla altra autorità di tassazione (Comune o Stato Federato, a seconda di chi la allestisce).



1.3) Esazione delle imposte.

L'esazione delle imposte avviene tramite l'invio della richiesta di saldo al contribuente.

L'ufficio di esazione, che è implicito debba essere completamente informatizzato, conguaglia tutte le imposte della partita del contribuente ed effettua anche le restituzioni (immediate).

Il contribuente ha 30 giorni di tempo per pagare tramite l'accluso bollettino postale (od altro modulo di pagamento).

Il contribuente può concordare la rateizzazione dell'importo o, in casi particolari, la sospensione temporanea dei pagamenti. Solitamente in questi casi, per grossi importi, fornirà garanzie ipotecarie.

In ogni caso, in virtù di una sostanziale parità di trattamento, chi paga in ritardo sarà soggetto a corrispondere interessi remuneratori pari a quelli di mercato, stabiliti di anno in anno dalla autorità locale di tassazione.

Le imposte non riscosse in via ordinaria lo saranno in modo forzoso.

È escluso il ricorso alle procedure fallimentari ma sono consentite le vie esecutive fino al pignoramento o alla esecuzione del pegno.

Le imposte collegate ad utili immobiliari o la parte di imposta PF o PG che scaturisce da un reddito immobiliare, possono essere gravate da ipoteca legale.

In casi particolari, da verificare singolarmente con una apposito esame, è possibile prevedere una procedura di condono totale o parziale.



1.4) Il ruolo del Comune nelle imposte dirette.

Primo ruolo del Comune è quello della gestione dell'elenco dei contribuenti.

L'attuale anagrafe tributaria può rimanere centralizzata ma il fornitore principale dei dati sarà il Comune.

Il Comune infatti ha il controllo del territorio e dei suoi abitanti. Inoltre, in un sistema federale, riscuote da loro buona parte delle imposte dirette. Ha quindi tutto l'interesse a gestire un catalogo dei contribuenti ed il catasto del territorio, cardini principali per l'individuazione di tutti i contribuenti.

A seconda della organizzazione che verrà decisa in ogni Stato federato, il Comune potrà assumere ruoli diversi:

1) Il Comune controlla e decide la tassazione dei contribuenti.

In piccoli Comuni non è consigliabile in quanto si potrebbero avere favoritismi locali. È inoltre una soluzione troppo costosa in termini di personale ed attrezzature per i Comuni inferiori ai 30'000 abitanti. Per quelli superiori è invece una soluzione praticabile.

2) Il Comune effettua una verifica iniziale ed il lavoro viene completato dalla organizzazione della amministrazione dello Stato federato. Questa impostazione ha lo svantaggio di richiedere una duplice organizzazione e quindi di essere troppo onerosa.
 

3) L'amministrazione dello Stato federato controlla e decide la tassazione dei contribuenti. Il Comune, a lavoro ultimato, può intervenire entro 30 giorni e segnalare eventuali inesattezze. Il Comune può fare pervenire le sue considerazioni anche prima della tassazione e può comunque essere interpellato durante la tassazione medesima. In questo caso si realizza la massima economia di scala e si garantisce un trattamento più uniforme sul territorio.



1.5) Informazioni utili alla organizzazione tributaria:

1.5.1) Territorio: catasto elettronico, valori catastali.

 La gestione dei valori catastali dovrebbe essere gestita a livello di Stato federato. La banca dati deve essere consultabile della autorità tributaria.

 Per la comparazione di valori catastali tra diversi Stati federati, è la Federazione che prepara una tabella di conversione dei valori.

 1.5.2) Stato Federato: dati sul possesso di autoveicoli.

 Servono notizie sulla immatricolazione di tutti i veicoli (compresi natanti ed aereomobili), sul loro valore e sui cambi di proprietà.

 1.5.3) Stato Federato: dati sulle procedure esecutive e fallimentari.

 Serve occasionalmente poter controllare lo stato di solvibilità del contribuente.

 1.5.4) Pensioni: dati dagli enti previdenziali.

 Servono gli importi ricevuti dai contribuenti come pensioni e gli importi versati come contributi.

 1.5.5) Informazioni Federali:

 Dati dal Registro Federale di Commercio

 Dati sul possesso di azioni nominative.

 Valutazione delle azioni non quotate in Borsa

 Valutazione sui coefficienti di redditività delle professioni e del commercio.

 Dati I.V.A. sul contribuente.

1.5.6) Informazioni Comunali: catasto, proprietà ed usufrutto.

 Il territorio è dominio del Comune, i dati di proprietà ed usufrutto devono essere a disposizione della autorità tributaria.

 1.5.7) Informazioni da enti e privati:

Rendite da assicurazioni private, perdita di guadagno, infortuni etc.



2) I'organizzazione tributaria futura negli Stati federati.
  • Ufficio di Tassazione PF
  • Ufficio di Tassazione PG
  • Ispettorato Fiscale
  • Ufficio Successioni e Donazioni
  • Ufficio Esazione
  • Ufficio Giuridico
  • Ufficio Informazioni
  • Cancelleria
  • Direzione
  • Nel caso di tassazione effettuata dal Comune e notificata allo Stato Federato, questi uffici dipendono dal Comune, viceversa dipendono dallo Stato Federato.

    Tutta la macchina tributaria "federale" qui descritta funziona con un rapporto di 1 funzionario ogni 1'000 abitanti.

    In Italia funzionerebbe quindi con 57'000 dipendenti, compresi i livelli direttivi.

    Il sistema prevede di abbandonare una infinità di imposte la cui riscossione è più dispendiosa del reale incasso e di concentrarsi attivamente sulle imposte maggiori, incrementando su queste la quantità e la quantità di lavoro svolto.



    2.1) Il sistema di lavoro.

    Punti cardine:

     a) L'organizzazione tributaria riceve le dichiarazioni dai contribuenti, le controlla tutte ed emette una decisione di tassazione.
     b) In seguito l'ufficio di esazione emette le bollette di conguaglio o di restituzione.
     c) Tutti gli adempimenti sono fatti dalla amministrazione; niente è delegato al contribuente tranne la compilazione della dichiarazione ed il pagamento degli acconti e dei saldi.
     d) La legge tributaria è semplice e comprensibile da tutti.
     e) L'organizzazione è completamente assistita da un sistema informatico.
     f) L'attuale sistema dei sostituti di imposta deve essere accantonato oppure mantenuta cone sistema di acconti.



    2.1.1) Organizzazione territoriale; Persone Fisiche.

    La organizzazione tributaria deve essere distribuita nel territorio ed essere presente con un ufficio come minimo ogni 30/40'000 contribuenti PF.

    In questi uffici, dimensionati con un capo ufficio, due vice ed un tassatore ogni 1'400 contribuenti, si tende alla produttività di 7 dichiarazioni per funzionario al giorno [su un anno di 200 gg].

    Il ritmo indicato è la media risultante di lavori diversi in quanto per contribuenti classificabili come dipendenti e pensionati avremo verosimilmente una media di più di 10 tassazioni al giorno.
    La tassazione dei professionisti e dei commercianti può invece essere vicina alle 2 pratiche giornaliere e necessiteranno di funzionari più qualificati.
    Per casi particolari si richiede l'intervento dell'Ispettorato, il quale effettuerà una verifica esterna.
    Ogni ufficio è collegato con i Comuni del comprensorio per l'aggiornamento del catalogo dei contribuenti.
    Per casi particolari si richiede l'intervento dell'ufficio Informazioni, il quale provvederà a ricercare le informazioni mancati per la tassazione.
    Nel caso di tassazione di azionisti o di persone vicine alle società si richiederà la collaborazione dell'ufficio di Tassazione PG.
    Nel corso dell'anno verranno emesse le decisioni di tassazione (notifica di tassazione) cui varranno i normali rimedi giuridici (reclamo e ricorso).
    L'ufficio gestisce i reclami mentre il ricorso è affidato all'ufficio giuridico che prende le parti dell'amministrazione davanti alla camera di diritto tributario.
    Per permettere la tassazione in base a tutti i redditi del contribuente occorre unificare tutte le informazioni dichiarate o ricevute dall'ufficio informazioni in un unico punto (incarto cartaceo, elettronico o misto) in cui siano inserite anche le dichiarazioni precedenti.



    2.1.2) Organizzazione territoriale; Persone Giuridiche.

    Il livello ideale vede un ufficio ogni massimo 20'000 società. È prevedibile una capacità lavorativa media di 2 pratiche al giorno avremo in questo caso 1 capo ufficio, due vice e massimo 50 tassatori.
    Ogni ufficio è collegato con l'ufficio registri per l'aggiornamento del catalogo dei contribuenti.
    Anche in questo caso tutte le tassazioni sono controllate da funzionari qualificati e le notifiche sono emesse nel corso dell'anno. La tecnica di tassazione prevede di trasformare il bilancio civile in bilancio fiscale, ricalcolando l'utile.

    L'uso di mezzi aziendali da parte di privati viene detratto dalle spese societarie ed aggiunto come reddito presunto alle partite delle singole persone fisiche.
    L'ufficio di esazione provvederà nel frattempo ad emettere bollette di acconto
    All'emissione della tassazione definitiva avverrà il conguaglio.
    Per le ispezioni esterne ci si avvale dell'Ispettorato fiscale.
    Per le necessità informative ci si avvale dell'ufficio Informazioni.
    L'ufficio gestisce i reclami mentre il ricorso è affidato all'ufficio giuridico che prende le parti dell'amministrazione davanti alla camera di diritto tributario.
    Vale quanto già detto a proposito dei ricorsi al Tribunale Federale.
    Per permettere la tassazione in base a tutti i redditi del contribuente occorre unificare tutte le informazioni dichiarate o ricevute dall'ufficio informazioni in un unico punto (incarto cartaceo, elettronico o misto) in cui siano inserite anche le dichiarazioni precedenti.



    2.1.3) Organizzazione territoriale; Successioni e Donazioni.

    Un ufficio nel maggior centro con un comprensorio con più di 40'000 abitanti, oppure un ufficio aggregato al locale ufficio di tassazione PF.
    Gli eventi di Successione sono costanti nel tempo e non è un problema dimensionare adeguatamente il personale in funzione di un controllo esaustivo di tutte le pratiche.
    Le pratiche di donazione invece possono essere influenzate da convenienze temporali ma sono comunque di più rapida evasione.



    2.1.4) Organizzazione territoriale; Maggior Valore Immobiliare.

    Se l'organizzazione informatica consente la consultazione a distanza delle pratiche e del catasto, tale ufficio può risiedere anche in un luogo centrale o nei maggiori centri, in caso contrario è meglio che sia situato presso gli uffici di tassazione PF e PG, dove sono collocati gli incarti dei contribuenti.



    2.1.5) Organizzazione territoriale; Ufficio di esazione.

    Deve essere situato in tutti i maggiori centri abitati (>75'000 abitanti)
    Questo ufficio non solo controlla gli incassi provenienti dai contribuenti tramite le banche e le poste (che quando funzioneranno bene potranno rappresentare un vero e proprio canale privilegiato per i pagamenti da e verso lo Stato) ma è il cuore del sistema di incasso "forzoso" e della contabilità degli incassi.



    2.1.6) Ispettorato, Ufficio giuridico, Ufficio informazioni.

    Questi uffici saranno situati negli stessi centri in cui è l'ufficio di Esazione.
    Compiti:
     

  • Ispettorato: verifica sul luogo per contribuenti PF e PG. Redige un verbale che viene riportato al tassatore competente.
  • Ufficio Giuridico: rappresenta lo Stato (Federato) nel contenzioso. Dovrebbe avere anche una delega per le imposte federali.
  • Ufficio Informazioni: smista le informazioni ricevute da enti pubblici e da privati e riguardanti soggetti fiscali. Su incarico, recupera informazioni su determinati contribuenti.



  • 2.1.7) Cancelleria e Direzione.

    Sono da situare nel maggior centro o comunque dove ha sede l'esecutivo.

     Compiti:
     

  • Direzione: coordina le attività degli uffici e si rapporta al direttore delle finanze.

  •       Esamina le varianti legislative calcolandone l'onere.
        Aggiorna annualmente gli importi deducibili e le aliquote.
  • Cancelleria: assiste la direzione nella attività organizzative (informatica, corsi, modulistica, legislazione etc.)



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