Progetto Italia Federale |
|
l'autore scrivendo a questo indirizzo di posta elettronica |
|
Indice del documento
1.1) Ordinamento giuridico (potere di imposizione)
Se l'immagine attuale del fisco italiano non è certamente delle migliori, ciò è senza dubbio dovuto principalmente al mancato svilupparsi di un ordinamento giuridico che salvaguardi anche gli interessi del contribuente.
In altre parole deve valere il principio dell'AMMINISTRAZIONE CONFORME ALLA LEGGE, principio che esige che ogni attività degli organi dello Stato (quindi non solo nel settore fiscale) che tocca i diritti e gli interessi dei cittadini debba poggiare su fondamenti legali, in ultima analisi su un articolo di legge.
Basare il comportamento della amministrazione su una montagna di circolari, ignote al cittadino, ma a cui l'amministrazione stessa deve conformarsi, è già indice di un comportamento poco trasparente verso cittadini e contribuenti.
Anche le imposte sono quindi dovute soltanto se vi è un ordinamento legale e soltanto nella misura prevista dalla legge, senza sconti, condoni o maggiorazioni vessatorie.
Il rapporto tributario non dovrà essere quindi, contrariamente al passato, un rapporto di forza in cui lo Stato dà ordini ed il suddito li esegue.
Si deve tendere ad un ordinamento ideale nel quale è il popolo, in ultima analisi il cittadino elettore e contribuente, che decide responsabilmente sull'entità della pressione fiscale alla quale si sottopone. Questo perchè non solo accetta le decisioni dei propri rappresentanti ma anche perchè, in un non lontano futuro potrebbero, come in Svizzera, votare referendum su temi fiscali.
La configurazione del sistema delle imposte sarà quindi determinata prima di tutto dalla Costituzione federale.
Un rinnovato patto con i cittadini/contribuenti deve trovare base sicura nella Costituzione.
Da essa deriverà il POTERE D'IMPOSIZIONE (il punto di partenza) e cioè la possibilità di diritto e di fatto di un ente pubblico territoriale (federato) di prelevare le imposte.
Sovranità fiscale significa possibilità giuridica ed effettiva dell'ente pubblico al prelievo di imposte. Un prelievo effettuato con proprie leggi nell'ambito di una legge quadro federale.
In uno Stato federale vi è un pluralismo di sovranità fiscali o meglio di poteri d'imposizione: federale, statale e comunale.
I poteri d'imposizione della Federazione e degli Stati federati saranno sanciti dalla Costituzione Federale che deve prevedere, per la Federazione il diritto a prelevare imposte indirette a titolo esclusivo o (per ipotesi) imposte dirette in concorrenza con gli Stati federati (imposta federale per il debito pubblico).
Per quanto riguarda invece il potere d'imposizione dei Comuni, lo stesso
è un derivato del potere d'imposizione dello Stato federato. Questi,
riconoscendo l'autonomia amministrativa del Comune, vi delega pure il necessario
potere d'imposizione, elemento indispensabile al fine di procurarsi i mezzi
per l'assolvimento dei compiti assegnati. L'autonomia comunale sarà
quindi diversa in ogni Stato membro della federazione, pur rimanendo in
un quadro abbastanza simile ed organico.
Questi concetti sono considerati basilari in qualsiasi sistema tributario presente in un paese economicamente avanzato. È quindi strano che debbano essere rimarcati quasi pensassi che siano sconosciuti in Italia. Le notevoli deformazioni in cui è incorso il sistema tributario italiano, tra cui il gigantismo e il centralismo della amministrazione ed il proliferare di imposte e tasse, rendono tuttavia opportuno partire ex-novo dai concetti più semplici tanto per riguadagnare le basi del comune intendere, senza perderci come ora in tanti piccoli particolari.
I tributi sono classificabili in due tipi: tributi causali ed imposte.
Tributi causali: sono in relazione a una prestazione puntuale effettuata dallo Stato nei confronti del singolo cittadino (persona fisica o giuridica) al quale viene richiesto il pagamento del tributo.
Poichè il servizio genera un costo e non comporta vantaggi generali per la collettività ma solo per il singolo, lo Stato chiede come rimborso totale o parziale un importo a copertura delle spese sostenute.
Sotto questa voce rientrano le tasse vere e proprie come quelle di cancelleria o bollo, di soggiorno, contributi di miglioria, tasse scolastiche od universitarie etc.
In un sistema federale le tasse possono essere riscosse da tutte quelle autorità che forniscono servizi puntuali e ne fanno pagare il costo direttamente a chi ne usufruisce. Appare chiaro che il sistema di riscossione non deve incidere più di tanto nella determinazione dei costi, pena o un inasprimento della tassa oppure un ricavo insufficiente.
Imposte: sono dovute senza che vi sia una particolare prestazione verso il singolo cittadino. Vengono prelevate a copertura del fabbisogno generale dello Stato. Questo è pur sempre dovuto alla copertura di costi per investimenti, servizi resi alla collettività o a gruppi di cittadini ma, in questo caso lo Stato distribuisce questi costi su tutti i contribuenti. Il principio base di questo comportamento è la ridistribuzione delle risorse e della ricchezza. Se chi è povero può usufruire dello stesso servizio di chi è ricco, ad esempio l'istruzione, avremo come conseguenza una ridistribuzione della ricchezza. Indipendentemente da quanto ne pensino oggi i neo-liberisti, questo è alla base dello stato liberale e dei concetti di egualianza scaturiti dalla rivoluzione francese.
Le imposte vengono suddivise in dirette ed indirette.
Imposte dirette: sono prelevate in base alla capacità economica del contribuente. La capacità economica del contribuente era una volta calcolata sul possesso di capitale e si è andata spostando verso il calcolo dei redditi. Questi vengono ora calcolati sulla base del reddito imponibile del contribuente, visto come differenza tra la somma di tutti i redditi e di tutti gli importi deducibili. La tassazione sui capitali, sia pure in forma non determinante rispetto ai redditi, rimane ancora, in vari paesi, uno strumento di equità fiscale.
Imposte indirette: sono invece imposte che non tengono conto della capacità contributiva del contribuente ma sono invece in relazione diretta alle merci ed al loro consumo.
Tipiche sono l'IVA, le imposte sulle sigarette, sugli alcolici, sui carburanti, ecc.
In Svizzera, per citare la vicina Federazione, tale genere d'imposta esiste solo a livello federale e la percentuale d'imposte indirette è tra le più basse, se raffrontate con la situazione a livello europeo. L'IVA è, ad esempio, del 6,5%.
Il fatto che le imposte indirette, in quanto imposte, non siano legate a particolari servizi resi alla collettività ma vadano a copertura delle spese generali, non comporta necessariamente che non possano essere, almeno parzialmente collegate a voci di spesa specifiche, spesso inenerenti il comparto da cui vengono prelevate. In questo modo è possibile legare le entrate delle imposte indirette sui carburanti alla spesa per la costruzione di strade, per interventi nel campo dell'inquinamento atmosferico, o per le attrezzature di pronto soccorso.
Malgrado l'insistenza di tesi neoliberiste che spingono per una maggiore pressione fiscale fatta con imposte indirette e per una graduale riduzione di quelle dirette, ritengo opportuno che il futuro sistema federale italiano sia rifondato basandosi principalmente basato sulla imposizione diretta da parte degli Stati federati e su quella indiretta da parte dello Stato federale.
L'imposizione di redditi e capitali, se giusta ed equilibrata come illustrato nelle prossime pagine, è notevolmente più equa di quella basata sui consumi.
Il sistema tributario proposto è in gran parte elaborato partendo concretamente da quello Svizzero, (ed in particolare da quello ticinese) per i seguenti motivi:
In uno Stato federato si è assoggettati per:
Assoggettamento illimitato.
In generale:
Sottostà all'imposta sul reddito la totalità dei proventi
periodici e unici.
Sono pure considerati reddito i proventi in natura di qualsiasi
specie, segnatamente il vitto e l'alloggio, come anche i prodotti e le
merci prelevati dal contribuente nella propria azienda e destinati al consumo
personale; essi sono valutati al valore di mercato.
Alla base di ciò vi è una definizione di reddito così riassumibile:
"E' il complesso dei vantaggi economici che fluiscono ad un individuo durante un determinato periodo di tempo e che egli, senza intaccare il suo patrimonio, può impegnare nella soddisfazione dei suoi bisogni personali".
L'accettazione di questo principio si concretizza in un sistema di determinazione del reddito che vede cumulati tutti quei redditi ripetibili nel tempo e lascia come soggetti a tassazione separata i redditi che si manifestano sporadicamente (vincite, successioni, donazioni etc.)
Sono imponibili tutti i proventi di un'attività dipendente, retta dal diritto privato o pubblico, compresi i proventi accessori, quali indennità per prestazioni straordinarie, provvigioni, assegni, premi di anzianità, gratificazioni, mance, tantièmes e altre prestazioni valutabili in denaro.
Nella organizzazione federale può continuare ad esistere l'attuale regime dei sostituti di imposta che operano le trattenute dalla busta paga e riversano allo Stato Federato di domicilio del lavoratore gli importi come acconto. Il calcolo definitivo fatto dalla amministrazione terrà conto di tutti gli altri elementi di reddito che non possono o non devono essere conosciuti dal datore di lavoro. La logica del calcolo del reddito sulla totalità delle entrate prevede che mance, vitto ed alloggio (se pagati dal datore di lavoro), l'uso di autoveicoli aziendali al di fuori dell'orario di lavoro e tutti gli altri benefici quantificabili, siano conteggiati come reddito e quindi cumulati nell'imponibile.
Reddito da lavoro indipendente.
Sono imponibili tutti i proventi dall'esercizio di un'impresa commerciale, industriale, artigianale, agricola o forestale, da una libera professione e da ogni altra attività lucrativa indipendente.
Fanno parte dei proventi da attività indipendente anche tutti gli utili in capitale conseguiti mediante alienazione, realizzazione o rivalutazione contabile di elementi della sostanza commerciale. Il trasferimento di questi elementi nella sostanza privata o in imprese o stabilimenti d'impresa fuori dal territorio dello Stato federato è equiparato all'alienazione. La sostanza commerciale comprende tutti gli elementi patrimoniali che servono interamente o in modo preponderante all'attività lucrativa indipendente.
Sono imponibili i redditi da capitali:
a) gli interessi su averi, compresi quelli versati da assicurazioni
riscattabili di capitali con premio unico in caso di sopravvivenza o di
riscatto, a meno che queste assicurazioni di capitali servano alla previdenza.
Si considera che serva alla previdenza il pagamento della prestazione assicurativa
a partire dal momento in cui ha compiuto i 60 anni sulla base di un rapporto
contrattuale che è durato almeno dieci anni. In questo caso la prestazione
è esente dalle imposte;
b) il reddito proveniente dall'alienazione o dal rimborso di obbligazioni
preponderantemente a interesse unico (obbligazioni a interesse globale,
obbligazioni a cedola zero) versato al portatore;
c) i dividendi, le quote di utili, le eccedenze di liquidazione
come pure le prestazioni valutabili in denaro provenienti da partecipazioni
di qualsiasi genere (comprese le azioni gratuite, gli aumenti gratuiti
del valore nominale, ecc.);
d) i proventi dalla locazione, dall'affitto, dall'usufrutto o da
altro godimento di beni mobili o diritti;
e) i proventi da quote di partecipazione a fondi d'investimento
con possesso fondiario diretto nella misura in cui la totalità dei
proventi del fondo supera i proventi del possesso fondiario diretto;
f) i proventi da beni immateriali.
Il ricavo dall'alienazione di diritti di opzione non rientra nel reddito dei capitali, a condizione che i diritti patrimoniali appartengano al capitale privato del contribuente.
Tutti i redditi da capitali indicati devono essere cumulati agli altri redditi, per concorrere alla determinazione dell'imponibile, e quindi dell'aliquota di imposta.
Reddito da capitale immobiliare
E'imponibile il reddito da sostanza immobiliare :
a) i proventi dalla locazione, dall'affitto, dall'usufrutto o da altro godimento;
b) il valore locativo di immobili o di parti di essi, che il contribuente ha a disposizione per uso proprio in forza del suo diritto di proprietà o di un usufrutto ottenuto a titolo gratuito;
c) i proventi da contratti di superficie;
d) i proventi dall'estrazione di ghiaia, sabbia o altri elementi costitutivi del suolo.
Il valore locativo è stabilito tenendo conto della promozione dell'accesso alla proprietà e della previdenza personale.
In base a questo principio, chi vive in casa propria usufruisce di un reddito "fittizio" che invece non viene percepito da chi abita in casa di affitto (ed invece ha per questouna grossa spesa). Il calcolo di questo presunto reddito è fatto ipotizzando una redditività del capitale pari a quella ottenibile dal sistema bancario o dalla media degli affitti nella zona per immobili simili.
Redditi da fonti previdenziali
Sono imponibili tutti i proventi da pensioni [elenco tipologie] nonché da istituzioni di previdenza professionale o da forme riconosciute di previdenza individuale vincolata, comprese le liquidazioni in capitale e il rimborso dei versamenti, premi e contributi.
I proventi dalla previdenza professionale comprendono le prestazioni delle casse previdenziali, delle assicurazioni di risparmio e di gruppo, come anche le polizze di libero passaggio.
I proventi da rendite vitalizie e altri proventi periodici da diritti di abitazione, usufrutti o vitalizi sono imponibili nella misura del 60 per cento se le prestazioni su cui poggia la pretesa sono state fornite esclusivamente dal contribuente. Alle prestazioni del contribuente sono equiparate le prestazioni dei congiunti; lo stesso vale per le prestazioni di terzi se il contribuente ha acquistato la pretesa per devoluzione di eredità, legato o donazione.
Altri redditi
Sono parimenti imponibili:
a) qualsiasi provento sostitutivo di provento da attività
lucrativa;
b) le somme uniche o periodiche versate in seguito a decesso, danno
corporale permanente o pregiudizio durevole della salute;
c) gli indennizzi per la cessazione o il mancato esercizio di un'attività;
d) gli indennizzi per il mancato esercizio di un diritto;
e) i proventi da lotterie e da manifestazioni analoghe;
f) gli alimenti percepiti dal contribuente in caso di divorzio o
separazione legale o di fatto, nonché gli alimenti percepiti da
un genitore per i figli sotto la sua autorità parentale.
Il principio individua come deduzioni quelle spese che il contribuente ha sostenuto per provvedere alla produzione del reddito stesso. Di norma le spese sostenute saranno quelle effettive, con, come eccezione, dei massimali o degli importi forfettari. Ogni autorità di tassazione può disporre l'ammontare massimo, forfettario od illimitato delle deduzioni.
Sono deducibili le spese sostenute per l'esercizio della attività
lavorativa.
Indicativamente avremo:
a) Mezzi di trasporto per recarsi al lavoro
b) Vitto ed alloggio fuori casa, se la distanza non permette il ritorno al domicilio.
c) le altre spese necessarie per l'esercizio della professione;
d) le spese inerenti al perfezionamento e alla riqualificazione connessi con l'esercizio dell'attività professionale.
Per gli importi previsti in questi punti dovrebbe essere prevista una piena deduzione e non importi forfettari. Questi ultimi penalizzano chi ha spese superiori e danno indebiti benefici ha chi deve sostenere spese inferiori.
L'indicazione da parte del contribuente dell'importo esatto è possibile se l'organizzazione prefigurata nel capitolo 2) viene messa in pratica. Il controllo di tutte le dichiarazioni permette di verificare la veridicità di questi importi e di giungere ad una tassazione equa.
Lavoro Indipendente.
Sono deducibili le spese aziendali e professionali giustificate.
Sono tali:
a) gli ammortamenti e gli accantonamenti;
b) le perdite effettive sul patrimonio aziendale, se sono state
allibrate;
c) i versamenti a istituzioni previdenziali in favore del personale,
a condizione che sia esclusa qualsiasi utilizzazione contraria allo scopo.
Per fatturati superiori ad un certo valore, deve essere obligatoria la contabilità.
Deduzioni sui proventi del capitale
Il contribuente che possiede beni mobili privati può dedurre i costi di amministrazione da parte di terzi e le imposte alla fonte estere che non possono essere né rimborsate né computate.
A questo livello può essere inserita la deducibilità degli interessi sui buoni del tesoro od altre forme di finanziamento del debito pubblico. L'interesse verrà dichiarato e messo anche in detrazione.
Il contribuente che possiede immobili privati può dedurre le spese di manutenzione, i premi di assicurazione e le spese di amministrazione da parte di terzi.
Gli investimenti destinati al risparmio di energia e alla protezione dell'ambiente sono assimilati alle spese di manutenzione.
Sono inoltre deducibili le spese per lavori di cura di monumenti storici che il contribuente ha intrapreso in virtù di disposizioni legali, d'intesa con le autorità o su loro ordine, a condizione che tali lavori siano sussidiabili e nella misura in cui la spesa non è coperta da sussidi.
Invece della somma effettiva delle spese e dei premi concernenti i beni immobili privati, il contribuente può avvalersi di una deduzione complessiva nei limiti fissati dal potere esecutivo.
Il principio prevede la deduzione delle spese effettive sostenute per la manutenzione degli immobili di proprietà. Non sono deducibili le spese di ristrutturazione e di ammodernamento (queste saranno deducibili, in caso di alienazione dell'immobile, dall'utile conseguito con la vendita).
Il contribuente deve presentare la documentazione che comprovi le spese sostenute. Queste potranno servire per eventuali controlli incrociati sui fornitori delle prestazioni.
In alternativa alla presentazione delle spese effettive, deve essere possibile chiedere un importo forfetario. Per immobili nuovi o completamente ristrutturati, nei quali le spese di manutenzione dovrebbero essere basse, almeno per i primi anni, questo rappresenta un modo per concedere al proprietario la possibilità di ridurre il suo imponibile.
Per immobili con meno di 10 anni (dalla costruzione o dalla ultima ristrutturazione) si può ipotizzare una deduzione forfetaria del 10% e del 25% per immobili più vecchi, dove le probabilità di interventi di manutenzione è più alta.
La percentuale in detrazione viene applicata sul reddito da immobili, somma degli affitti e del reddito presunto calcolato per chi abita in casa propria.
Per la deduzione delle spese integrali è implicito che tale importo non deve superare il reddito immobiliare.
Sono dedotti dai proventi:
a) gli interessi maturati su debiti ammessi in deduzione, eccettuati
gli interessi di mutui accordati, a condizioni manifestamente diverse da
quelle usualmente convenute nelle relazioni d'affari con terzi, da una
società di capitali a una persona fisica che abbia una partecipazione
determinante al capitale della società o che le sia altrimenti vicina;
b) le rendite e gli oneri permanenti; il debitore di rendite che
ha ottenuto una controprestazione può dedurre le proprie prestazioni
soltanto quando il totale delle rendite versate supera il valore della
controprestazione;
c) gli alimenti versati al coniuge divorziato o separato legalmente
o di fatto nonché gli alimenti versati a un genitore per i figli
sotto la sua autorità parentale, escluse tuttavia le prestazioni
versate in virtù di un obbligo di mantenimento o di assistenza fondato
sul diritto di famiglia;
d) i versamenti, premi e contributi legali, statutari o regolamentari
per acquisire diritti alle prestazioni delle pensioni [Elenco tipi], nonché
delle istituzioni di previdenza professionale;
e) i versamenti, premi e contributi per acquisire diritti contrattuali
in forme riconosciute della previdenza individuale vincolata ai sensi e
nei limiti della Legge federale sulla previdenza professionale e della
relativa ordinanza di applicazione;
f) i premi e i contributi versati per le indennità per la
perdita di guadagno, per l'assicurazione contro la disoccupazione e per
l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni;
g) i versamenti, premi e contributi per assicurazioni sulla vita,
contro le malattie e, in quanto non compresa sotto la lettera f), contro
gli infortuni, nonché gli interessi dei capitali a risparmio del
contribuente e delle persone al cui sostentamento egli provvede, fino a
concorrenza di una somma globale di [importo] per i coniugi che vivono
in comunione domestica e di [importo] per gli altri contribuenti;
h) le prestazioni volontarie in contanti a persone giuridiche con
sede in Italia che sono esentate dalle imposte in virtù del loro
scopo pubblico o di esclusiva pubblica utilità, sempre che tali
prestazioni siano, singolarmente, di almeno [importo], fino a un massimo
di [importo];
i) le spese per malattia, infortunio o invalidità del contribuente
o delle persone al cui sostentamento egli provvede, quando tali spese sono
sopportate dal contribuente medesimo e superano il 5 per cento del reddito
imponibile.
Se i coniugi vivono in comunione domestica, sono dedotte [importo] dal reddito lavorativo che uno dei coniugi consegue indipendentemente dalla professione, dal commercio o dall'impresa dell'altro; una deduzione analoga è concessa quando uno dei coniugi collabora in modo determinante alla professione, al commercio o all'impresa dell'altro.
Così come gli interessi bancari e gli alimenti ricevuti sono da imputare come reddito, gli interessi passivi e gli alimenti versati devono essere ammessi in deduzione.
Oltre ai contributi pensionistici (obbligatori e volontari) ed alle spese mediche non coperte dal sistema sanitario pubblico, sono deducibili i premi delle assicurazioni vita, perdita di guadagno e le spese di beneficenza (quest'ultime con un massimale).
L'ultimo aspetto riguarda la possibilità di prevedere una deduzione quando il reddito è prodotto da tutti e due i coniugi. Questo argomento viene sviluppato in modo più esteso nelle pagine seguenti sotto la voce "Trattamento dei redditi familiari"
Costi e spese non deducibili
Gli altri costi e spese non possono essere dedotti, in particolare:
a) le spese per il mantenimento del contribuente e della sua famiglia,
nonché le spese private causate dalla posizione professionale del
contribuente;
b) le spese di formazione professionale;
c) le spese per l'estinzione di debiti;
d) le spese di acquisto, di fabbricazione o di miglioria di beni
patrimoniali;
e) le imposte federali, cantonali e comunali sul reddito, sugli
utili immobiliari e sul capitale [se è il caso], come anche le imposte
estere analoghe.
Sono deduzioni concesse in base a criteri di solidarietà o di intervento sociale.
In alcuni casi, in luogo dell'intervento del ministero competente si preferisce introdurre delle deduzioni fiscali, più economiche da gestire e più politicamente di effetto. In questo caso però l'intervento sarà adeguato solo in presenza di un fisco giusto ed equilibrato.
Sono dedotti dal reddito netto:
a) per ogni figlio minorenne, a tirocinio o agli studi fino al 25.mo
anno di età, al cui sostentamento il contribuente provvede, [Importo];
b) per ogni persona residente in Italia, totalmente o parzialmente
incapace di esercitare attività lucrativa, al cui sostentamento
il contribuente provvede, sempre che l'aiuto uguagli almeno l'importo della
deduzione, [Importo]; questa deduzione non è ammessa per il coniuge
e per i figli per i quali è già accordata la deduzione giusta
la lettera a);
c) per ogni figlio fino al 25.mo anno di età, al cui sostentamento
il contribuente provvede e che, senza beneficiare di assegni o borse di
studio, frequenta una scuola o corsi di formazione, oltre al periodo dell'obbligo,
un massimo di [Importo] secondo le modalità e nei limiti fissati
dal potere esecutivo tenuto conto dei costi supplementari sopportati.
Una ulteriore deduzione può essere concessa ai redditi di sola pensione, senza quindi altre entrate. È chiaro infatti che un sistema fiscale che permette di dedurre le sole spese che concorrono alla produzione del reddito penalizza molto i pensionati, i quali non hanno tali spese.
Redditi soggetti a tassazione separata:
a) vincite a lotterie e casi analoghi. Tassazione separata con le
aliquote in vigore, proporzionali alla vincita e senza deduzione alcuna.
b) Liquidazioni in capitale per prestazioni ricorrenti.
c) Prestazioni in capitale provenienti dalla previdenza. La tassazione
avviene calcolando un reddito pari ad un quindicesimo del capitale.
Adeguamento del fiscal drag.
Ogni qual volta l'indicatore dei prezzi al consumo si modifica del [importo%]
l'esecutivo ricalcola le aliquote ed aggiorna gli importi delle deduzioni.
Un metodo alternativo e più semplice è quello di creare
un coefficiente di imposta pari a 100 e di aggiornarlo ogni anno.
Trattamento dei redditi familiari.
I redditi familiari possono anche essere trattati diversamente da oggi.
Se si vuole impostare una reale politica a protezione della famiglia
e si ritiene utile usare anche lo strumento fiscale, si possono preparare
aliquote e deduzioni differenti per i redditi prodotti da un nucleo familiare.
Avremo in questo caso un sistema a doppia scala di aliquote.
In questo caso i redditi dovranno essere cumulati ma goderanno di aliquote
pari al 50% di quelle applicabili a contribuenti singoli.
Questa differenza di aliquote sarà massima per i redditi minimi
e diminuirà gradualmente fino a diventare quasi nulla per i redditi
massimi.
Una ulteriore detrazione deve essere accordata quando il reddito viene
prodotto da entrambi i coniugi.
Il trattamento dei redditi familiari si estende alle famiglie monoparentali.
Supponendo quindi un reddito imponibile di 30 milioni annui, un contribuente singolo contribuirebbe con un importo di imposta quasi doppio rispetto ad una famiglia il cui lo stesso reddito sia prodotto da uno dei due coniugi. Se il reddito fosse prodotto da tutti e due i coniugi (sempre 30 milioni in somma) l'ulteriore detrazione porterebbe il reddito imponibile a 25 milioni (ipotizzando tale detrazione a 5 milioni). Per redditi superiori la differenza di imposta tenderebbe a diminuire (perché le aliquote sarebbero disegnate appropriatamente) e, ad esempio, per redditi superiori ai 100 milioni non ci sarebbero differenze rilevanti di imposta tra redditi familiari e singoli.
Questo in virtù della semplice osservazione che 30 milioni di reddito per una persona sola non sono paragonabili a 30 milioni per una famiglia mentre per importi superiori questa differenza tende sempre più ad assottigliarsi.
Determinazione del prelievo fiscale.
Il prelievo fiscale è in funzione della copertura delle uscite dello Stato, comprese le uscite dovute ai meccanismi di compensazione economica vesto le aree piu' deboli del paese o le entrate dovute allo stesso motivo.
Ogni Stato federato appronterà le proprie aliquote e le proprie deduzioni.
Detrazioni, esenzioni ed aliquote diverse non devono intaccare il totale delle entrate, che deve essere il più possibile vicino a quello previsto nel preventivo.
Il calcolo, complicato per uno Stato di 57 milioni di abitanti, è
invece alla portata di uno Stato federato tra i 500'000 ed il milione di
abitanti.
Il calcolo presuppone tuttavia una stima iniziale della potenzialità
fiscale del territorio che, dato l'attuale livello di evasione e di elusione,
sarebbe poco affidabile.
L'attendibilità del preventivo delle entrate aumenterà
al secondo anno di controllo esaustivo di tutte le tassazioni. Per il primo
anno devono essere preparati modelli statistici di riferimento.
Come noto, in Svizzera (come in altri paesi civili) esiste una imposta sui capitali.
Non deve essere confusa con l'imposta sugli utili da capitali, i quali
sono da tassare cumulativamente agli altri redditi.
L'imposta sui capitali è riscossa sulla sommatoria di tutti
i tipi di capitale, comunque trasformati, mobili ed immobili.
L'imposta è di competenza dello Stato federato in quanto i beni
immobili sono ancorati al territorio ed i beni mobili sono attribuibili
al domicilio del contribuente.
Non essendoci parallelo in Italia - a parte una serie notevole di balzelli
sulla casa ed una tassa di circolazione trasformata in tassa di possesso
- è meglio chiarire la natura di questa imposta.
Viene quindi riprodotta la parte della legge tributaria ticinese che
si occupa della imposta sulla sostanza [leggi: capitale].
Capitolo I
Oggetto dell'imposta
Oggetto dell'imposta
Art. 40
1 L'imposta sulla sostanza ha per oggetto la sostanza netta totale.
2 La sostanza gravata da usufrutto è computata all'usufruttuario.
Capitolo II
Attivi
In generale
Art. 41
1 Sono imponibili tutti gli attivi mobiliari e immobiliari.
2 La sostanza è valutata al suo valore venale, riservate le disposizioni che seguono.
Immobili
1 Immobili non agricoli
Art. 42
1 Gli immobili non agricoli e i loro accessori sono imposti per il valore di stima ufficiale.
2 Il concetto di immobile è quello del Codice civile [svizzero (art. 655)].
3 Le cose ed i diritti di godimento strettamente connessi ad un immobile (diritti reali di ogni genere, compresi i diritti acquisiti e concessionati delle acque e delle forze idriche) ne sono considerati parte integrante.
2 Immobili agricoli
Art. 43
1 I proprietari di terreno utilizzato a scopo agricolo o forestale possono chiedere all'autorità di tassazione di essere imposti per l'intera superficie posseduta, secondo il valore di reddito, al massimo di 2.franchi il mq. I fabbricati sono invece imposti conformemente al capoverso 1 dell'articolo 42.
2 Se il terreno è alienato interamente o in parte e se al momento della sua alienazione il valore di stima ufficiale è superiore a 2.franchi il mq. o se cessa la destinazione agricola o forestale, la differenza fino al valore di stima ufficiale è colpita, senza deduzione alcuna di debiti, dall'imposta separata sulla sostanza, distinta da quella ordinaria, che è calcolata per il tempo effettivo intercorso dall'inizio della tassazione secondo il valore di reddito, al massimo però per 20 anni e prelevata a carico del venditore, senza interessi, con l'aliquota dell'1 per mille.
3 La liberalità in acconto della quota ereditaria e la successione ereditaria, non sono considerate come alienazione. In questi casi l'imposta sulla sostanza è riscossa:
a) a carico degli eredi rinunciatari, al momento della divisione ereditaria;
b) a carico degli eredi assuntori del fondo, al momento della vendita.
4 Se in sede di divisione ereditaria i fondi sono ceduti a un erede per un prezzo non superiore a 2.--franchi il mq., il prelevamento posticipato dell'imposta sulla sostanza viene rinviato fino alla prossima alienazione e deve essere sopportato interamente dal futuro venditore.
5 Se la richiesta del contribuente è accolta, prima di concedere lo sgravio, l'autorità di tassazione esegue l'iscrizione nel registro fondiario dell'obbligo di versare, in caso di alienazione o di cessazione della destinazione agricola o forestale, l'imposta separata sulla sostanza di cui al capoverso 2. Rimangono riservate le disposizioni riguardanti l'imposta sugli utili immobiliari.
6 Queste agevolazioni non possono essere invocate:
a) quando la stima ufficiale del terreno non supera i 2. franchi il mq.;
b) quando per un terreno dato in affitto il prezzo pagato in contrattazione supera i 20. franchi il mq.
7 Il Consiglio di Stato [esecutivo, N.d.R.] stabilisce i criteri per la definizione di terreno agricolo e forestale.
Beni mobili
Art. 44
1 I beni immateriali e la sostanza mobiliare (esclusi i titoli) facenti parte della sostanza commerciale sono imposti al valore determinante ai fini dell'imposta sul reddito.
2 Le suppellettili domestiche e gli oggetti personali di uso corrente non sono imponibili.
Titoli, crediti e partecipazioni a fondi di investimento immobiliari
Art. 45
1 I titoli, che sono regolarmente oggetto di transazione, sono valutati alla quotazione media del mese antecedente l'inizio del periodo fiscale, rispettivamente dell'imponibilità.
2 Le azioni, partecipazioni a società cooperative ed altri diritti di partecipazione non regolarmente oggetto di transazione, sono valutati tenendo conto del loro valore di reddito e del loro valore intrinseco.
3 Le quote di partecipazione a fondi di investimento con possesso fondiario diretto sono imponibili in funzione della differenza di valore tra il totale degli attivi del fondo di investimento e il suo possesso fondiario diretto.
4 Nella valutazione dei diritti e crediti litigiosi o di dubbia esigibilità si tiene conto della perdita probabile.
[Per società non quotate, un ufficio federale determina, bilancio alla mano, il valore delle azioni, N.d.R.]
Pretese nei confronti di assicurazioni e di istituzioni di previdenza
Art. 46
1 Le assicurazioni sulla vita (assicurazioni in capitali e assicurazioni in rendita) sono imposte al valore di riscatto.
2 Le pretese non ancora esigibili verso istituti di previdenza professionale e altre forme riconosciute di previdenza individuale vincolata non soggiacciono all'imposta sulla sostanza.
Capitolo III
Passivi
Debiti
Art. 47
1 Dalla sostanza sono deducibili i debiti comprovati.
2 I debiti derivanti da solidarietà o fideiussione sono deducibili
solo nella misura in cui il contribuente risponde effettivamente.
Capitolo IV
Calcolo dell'imposta
Deduzioni sociali
Art. 48 Sono dedotti dalla sostanza netta:
a) per i coniugi viventi in comunione domestica 30.000. franchi;
b) per ogni figlio minorenne al cui sostentamento il contribuente provvede, 20.000. franchi.
Aliquote [FF1]
Art. 49
1 L'imposta sulla sostanza è prelevata per categorie in base alle seguenti aliquote:
Categorie
|
Da
|
A
|
(millesimi)
|
imposta max cat.
|
aliquota max cat.
|
|
fino
|
a fr.
|
100.000.
|
0,20
|
0,20
|
0,200
|
|
da fr.
|
101.000.
|
a fr.
|
140.000.
|
1,50
|
80.
|
0,571
|
da fr.
|
141.000.
|
a fr.
|
280.000.
|
2,00
|
360.
|
1,286
|
da fr.
|
281.000.
|
a fr.
|
700.000.
|
2,50
|
1.410.
|
2,014
|
da fr.
|
701.000.
|
a fr.
|
1.400.000.
|
3,00
|
3.510.
|
2,507
|
da fr.
|
1.401.000.
|
a fr.
|
2.800.000.
|
3,25
|
8.060.
|
2,879
|
da fr.
|
2.801.000.
|
in avanti
|
3,50
|
2 La sostanza inferiore a 100.000.franchi è esente dall'imposta.3 Le frazioni di sostanza inferiori a 1.000.franchi non sono computate.
Uso dell'imposta sul capitale nella tassazione ordinaria.
L'imposta sulla sostanza si rivela lo strumento fondamentale per il controllo dei redditi.
Questa tecnica di tassazione consente di controllare contemporaneamente lo sviluppo del capitale nel tempo (accedendo alle precedenti tassazioni) e di giudicare quanto il contribuente risparmia o consuma del capitale proprio e di controllare tutto ciò con l'evoluzione dei redditi nel tempo.
Se in contribuente non vuole evidenziare il proprio eccessivo risparmio, frutto di redditi non dichiarati, è costretto a frodare ambedue le imposte e quindi nasconderà redditi e capitali .
Tuttavia, quando vorrà comprarsi una casa, una macchina lussuosa o un altro investimento fuori dalla portata del suo capitale dichiarato, si vedrà costretto ad inventare soluzioni di comodo e ad intestarla a qualche parente o ad una società.
L'intestatario di comodo si vedrà a sua volta costretto a dichiarare questo capitale ed il fisco potrà verificare se l'acquisto sia compatibile con le sue entrate e come abbia finanziato l'impresa. Se invece in contribuente dichiara a suo nome l'investimento verrà subito individuato, grazie alla tecnica del controllo esaustivo di tutte le dichiarazioni.
Quei soggetti che dichiarano redditi insufficienti alla sussistenza o che hanno un tenore di vita ingiustificato (vivono consumando capitali non dichiarati) possono inoltre essere individuati con un sistema di tassazione che permetta loro di detrarre molte spese (tipo USA, per intenderci) abbastanza simile a quello proposto.
Molti contribuenti infatti sono invogliati dalle deduzioni e dichiarano di averne diritto, senza pensare alle conseguenze. Il calcolo delle spese sostenute (e dedotte) e del saldo dei movimenti di capitali (dichiarati) porta ad un reddito presunto che deve quadrare con quello dichiarato.
I calcoli da fare non sono molto complicati ma è difficile che possano essere fatti anche da un contribuente esperto, in modo da prevenire i controlli fiscali. Una volta individuato, il contribuente non ripeterà di certo lo stesso errore ma ormai sarà troppo tardi.
Sicuramente nel giro di una decina di anni il metodo di controllo sarà così conosciuto da essere quasi inutilizzabile e nessun contribuente si farà più sorprendere.
In quel momento però l'evasione avrà raggiunto tassi così bassi e le aliquote di imposta risulteranno così vantaggiose da scoraggiare il rischio di evasione.
Il vantaggio ulteriore per il contribuente è di ricevere in restituzione l'imposta sugli interessi bancari od altre forme di trattenuta alla fonte.
Ciò invoglia a dichiarare i capitali che hanno prodotto quegli interessi.
Come già visto i redditi da capitali vengono dichiarati dal contribuente e dovranno essere tassati alla aliquota risultante dalla sommatoria di tutti i redditi prodotti.
Un lavoratore dipendente con un normale risparmio risulterà esente dalla imposta sul capitale, riceverà indietro la trattenuta alla fonte sugli interessi di risparmio e si vedrà tassato questi interessi ad una aliquota corrispondente al suo reddito complessivo.
La trattenuta alla fonte può essere decisamente alta, così da invogliare tutti i contribuenti a ricorrere alla autodenuncia dei capitali per avere indietro questo importo.
Per i capitali stranieri (intestati a non residenti) si può pensare ad una esenzione dalla trattenuta alla fonte oppure ad un rimborso per quei cittadini che risiedono in paesi in cui esista un trattamento di reciprocità.
La presenza di questa tassazione sul capitale comporterebbe:
1) ritrasformare la tassa di possesso dell'auto in tassa di circolazione.
2) ogni contribuente dovrebbe inviare la dichiarazione agli uffici di tassazione, in quanto non è possibile ipotizzare (studenti a parte) che un contribuente non abbia un minimo di capitali a risparmio.I contribuenti "nulla tenenti" devono indicare chi provvede allo loro sopravvivenza e questi a loro volta dovrebbero giustificare redditi o capitali idonei a giustificare l'onere di quel mantenimento.
La giustificazione con prestiti di fantasia deve essere convalidata da documenti bancari puntuali altrimenti verrà rifiutata.
Vincite improvvise devono essere convalidate da giustificativi e possono essere usate solo in una singola occasione.
Una volta accertato che nel dispendio di un contribuente mancano ad esempio 20 milioni per giustificare i dati accertati, il tassatore avrà due possibilità:
1) rettificare la dichiarazione ipotizzando 20 milioni di capitali "neri"
2) rettificare la dichiarazione ipotizzando 20 milioni di reddito "nero"Vista la differenza di aliquote il tassatore sceglierà la seconda soluzione.
Se il contribuente, per non vedersi tassare questo importo come reddito, preferisce dichiarare che aveva capitali non dichiarati dovrà produrre tutta la documentazione bancaria necessaria e, se ciò corrisponde al vero, i capitali risulteranno maggiori.
Dovrà poi dimostrare come ha fatto ad accumulare questo capitale.
Il possesso di BOT od altre forme di finanziamento del debito pubblico può essere dichiarato al fisco ma reso esente sia per l'imposta sui capitali che quella sui redditi.
Il fatto di rendere esenti capitali convertiti in BOT e redditi da BOT è solo una opportunità politica. Infatti contraddice un principio liberale che impone allo Stato di mettersi allo stesso piano dei privati a cui fa concorrenza e quindi di non essere esente di imposte se queste gravano sul privato per la stessa prestazione.
Il fatto di renderne comunque obbligatoria la dichiarazione comporta la possibilità di poter seguire l'evoluzione dei capitali quando vengono trasformati, di anno in anno, da una forma all'altra (contanti -> azioni ->Bot ->Immobile ->etc).
Non è possibile ipotizzare per ora strumenti di controllo sul capital gain per cui questo fronte rimane scoperto per impossibilità pratica.
Neanche la tassazione del capitale permette un controllo in questo senso, tuttavia, a fronte di sostanziali incrementi di capitale, il contribuente potrebbe giustificarsi fornendo come scusa un determinato e costante guadagno in borsa così come potrebbe giustificare una repentina diminuzione del capitale adducendo errate speculazioni. Giustificazioni del genere sono rare e possono essere controllate facendosi dare le date esatte delle presunte speculazioni e controllando sui quotidiani economici del periodo.
Come si vede questa imposta - indipendentemente dal gettito non eccezionale che produce, dovuto alle aliquote molto blande - rappresenta un fattore critico di successo per la lotta alla evasione ed elusione fiscale.
Le aliquote, estremamente basse, unite al rimborso della imposta alla fonte sugli interessi, rende estremamente attrattiva l'imposta ai contribuenti onesti.
C'è da pensare che gli unici ambienti contrari siano quelli che effettivamente capiscono come questa imposta possa colpire l'evasione fiscale.
Un ulteriore aspetto è quello, non irrilevante, di aumentare il prelievo di imposte sulle rendite, sgravando contemporaneamente i redditi produttivi.
1.2.5) Tassazione sulle persone giuridiche.Imponibilità personale:
quando hanno sede o amministrazione effettiva nello Stato Federato.
Appartenenza economica:
Le persone giuridiche con sede e amministrazione effettiva fuori dallo Stato Federato sono assoggettate all'imposta se:
a) sono associate a un'impresa commerciale nello Stato Federato;
b) tengono uno stabilimento d'impresa nello Stato Federato;
c) sono proprietarie di fondi situati nello Stato Federato o sono titolari su di essi di diritti di godimento reali o di diritti di godimento personali a questi economicamente assimilabili.
Le persone giuridiche con sede e amministrazione effettiva all'estero sono inoltre assoggettate all'imposta se:
a) sono titolari o usufruttuarie di crediti garantiti da pegni immobiliari o manuali su fondi situati nello Stato Federato;
b) fanno commercio di immobili siti nello Stato Federato o fungono da intermediari in queste operazioni immobiliari.
Per stabilimento d'impresa si intende una sede fissa di affari o di lavoro dove si svolge, in tutto o in parte, l'attività di un'impresa. Sono considerate tali, in particolare, le succursali, le officine, i laboratori, gli uffici di vendita, le rappresentanze permanenti, le miniere e ogni altro luogo di estrazione di risorse naturali, come anche i cantieri di costruzione o di montaggio la cui durata sia di almeno dodici mesi.
Esenzioni:
Sono esenti: la Federazione, gli Stati federati, i Comuni e le Parrocchie.
Le Aziende Comunali [municipalizzate] che fanno attività concorrenziale con i privati pagano l'imposta sugli utili ma non sul capitale.
Sono esenti le istituzioni di previdenza sociale, le persone giuridiche che perseguono scopo pubblico o di pubblica utilità [ed ufficialmente dichiarati come tali], gli Stati esteri per quanto riguarda le rappresentanze diplomatiche.
Determinazione dell'utile netto.
[Alla base di questi articoli vi é il concetto che il bilancio civile, debba essere trasformato in bilancio fiscale tramite una serie di rettifiche].
In generale
Costituiscono utile netto imponibile:
a) il saldo del conto profitti e perdite, epurato dal riporto dell'anno precedente;
b) tutti i prelevamenti fatti prima del calcolo del saldo del conto profitti e perdite e non destinati alla copertura di spese giustificate e riconosciute dall'uso commerciale, in particolare:
le spese di fabbricazione, di acquisizione e di miglioramento di immobilizzi;
gli ammortamenti e gli accantonamenti non giustificati dall'uso commerciale;
i versamenti sul capitale proprio mediante risorse della persona giuridica, sempre che non provengano da riserve imposte come utile;
le distribuzioni palesi o dissimulate di utili e le prestazioni a terzi non giustificate dall'uso commerciale;
c) i ricavi non accreditati al conto profitti e perdite, compresi gli utili in capitale, di liquidazione e di rivalutazione. Il trasferimento della sede, del centro della direzione effettiva o di uno stabilimento d'impresa fuori dallo Stato federato, come pure il passaggio da un regime di tassazione ordinaria a un regime di tassazione speciale, sono parificati alla liquidazione;
d) gli interessi sul capitale proprio occulto e sugli altri debiti non riconosciuti.
Gli utili conseguiti mediante alienazione o rivalutazione di immobili sono imponibili fino a concorrenza delle spese di investimento.
L'utile netto imponibile delle persone giuridiche che non tengono un conto profitti e perdite è determinato applicando per analogia il capoverso 1.
Le prestazioni che imprese miste di interesse pubblico procurano in modo preponderante a persone a loro vicine devono essere stimate al valore di mercato, al loro prezzo di costo aumentato di un margine adeguato o al loro prezzo di vendita finale diminuito di un margine di utile adeguato; il risultato di ciascuna impresa è adattato di conseguenza.
Oneri giustificati dall'uso commerciale
Gli oneri giustificati dall'uso commerciale comprendono anche:
a) le imposte federali, cantonali e comunali, ma non le multe fiscali;
b) i versamenti a istituzioni di previdenza in favore del personale, in quanto sia esclusa ogni utilizzazione contraria allo scopo;
c) le prestazioni volontarie in contanti a persone giuridiche con sede in Italia che sono esentate dalle imposte in virtù del loro scopo pubblico o di pubblica utilità fino a un massimo di [importo];
d) i ribassi, gli sconti, gli abbuoni e i rimborsi sulla rimunerazione di forniture e prestazioni, nonché le eccedenze che le società d'assicurazione destinano alla distribuzione agli assicurati.
Operazioni senza influenza sul risultato
Non costituiscono utile imponibile:
a) gli apporti di soci di società di capitali e di società cooperative, compresi l'aggio e le prestazioni a fondo perso;
b) l'aumento di fondi propri derivante da eredità, legato o donazione.
Trasformazioni, concentrazioni, scissioni
Le riserve occulte di una società di capitali o di una società cooperativa non sono imponibili se la società rimane assoggettata all'imposta nello Stato federato e i valori fino allora determinanti per l'imposta sull'utile sono ripresi nel caso di:
a) trasformazione in un'altra società di capitali o società cooperativa, se l'esercizio continua immutato e, fondamentalmente, le partecipazioni rimangono proporzionalmente inalterate;
b) concentrazione di imprese mediante trasferimento di tutti gli attivi e i passivi a un'altra società di capitali o società cooperativa (fusione, o assunzione di azienda);
c) scissione di un'impresa mediante il trasferimento di parti aziendali distinte ad altre società di capitali o società cooperative, se l'esercizio di queste parti continua immutato.
È riservata l'imposizione delle rivalutazioni contabili e delle prestazioni compensative.
La società che subisce una perdita contabile sulla partecipazione a una società di capitali o a una società cooperativa a seguito della ripresa degli attivi e dei passivi di detta società, non può dedurre fiscalmente tale perdita; un eventuale utile contabile sulla partecipazione è imponibile.
Ammortamenti
Gli ammortamenti sugli attivi giustificati dall'uso commerciale sono ammessi nella misura in cui sono stati contabilizzati o, in mancanza di contabilità commerciale, figurano in speciali tabelle di ammortamento.
In generale gli ammortamenti sono calcolati in funzione del valore effettivo dei singoli elementi patrimoniali oppure sono ripartiti in funzione della durata probabile dell'utilizzazione dei singoli elementi.
Gli ammortamenti su attivi rivalutati per compensare perdite sono ammessi unicamente se le rivalutazioni erano autorizzate dal diritto commerciale e le perdite potevano essere dedotte al momento dell'ammortamento.
Accantonamenti
Sono ammessi, a carico del conto profitti e perdite, accantonamenti per:
a) gli impegni sussistenti nel corso dell'esercizio il cui ammontare è ancora indeterminato;
b) i rischi di perdite su attivi del patrimonio circolante, segnatamente sulle merci e sui debitori;
c) gli altri rischi di perdite imminenti dell'esercizio.
Gli accantonamenti ammessi negli anni precedenti sono aggiunti all'utile imponibile nella misura in cui non sono più giustificati.
Reinvestimenti
In caso di sostituzione di immobilizzi necessari all'azienda, le riserve occulte possono essere trasferite su beni sostitutivi con uguale funzione; è escluso il trasferimento su elementi patrimoniali fuori dallo Stato federato.
Se la sostituzione non avviene nel corso dello stesso esercizio, è ammessa la costituzione di un accantonamento pari all'ammontare delle riserve occulte. Tale accantonamento deve essere utilizzato entro un termine ragionevole per l'ammortamento del nuovo immobilizzo oppure sciolto mediante accreditamento nel conto profitti e perdite.
Sono considerati necessari all'azienda gli immobilizzi che servono direttamente all'esercizio; sono in particolare esclusi gli elementi patrimoniali utilizzati unicamente per il loro valore di collocamento o il loro reddito.
Norme speciali per le associazioni, le fondazioni e i fondi di investimento
I contributi alle associazioni versati dai membri e gli apporti al patrimonio delle fondazioni non costituiscono utile imponibile.
Dai proventi imponibili delle associazioni possono essere dedotte integralmente tutte le spese necessarie per conseguirli; le altre spese possono essere dedotte solo nella misura in cui superano i contributi dei membri.
I fondi d'investimento soggiacciano all'imposta sull'utile per il reddito da possesso fondiario diretto.
Deduzione delle perdite
Dall'utile netto del periodo fiscale possono essere dedotte le perdite dei sette esercizi precedenti il periodo fiscale, in quanto non se ne sia potuto tener conto per il calcolo dell'utile netto imponibile di quegli anni.
Le perdite degli esercizi anteriori che non abbiano ancora potuto essere dedotte dagli utili possono essere compensate con le prestazioni destinate a equilibrare un bilancio deficitario.
L'imposta in Ticino è del 12% sull'utile netto. L'aliquota è fissa.
Precedentemente alla attuale LT, il sistema di calcolo prevedeva il confronto tra capitale impiegato ed utile conseguito. Alti utili conseguiti da capitali esigui avevano una aliquota maggiore rispetto ad utili minori conseguiti impiegando maggiori capitali.
Controllando tutte le tassazione e rettificando il bilancio civile in bilancio fiscale, una aliquota inferiore al 15% consente di raccogliere imposte adeguate da tutte le società.
Le società che non pagano imposte sugli utili per mancanza di utile (utile a zero o negativo), pagheranno una imposta minima dell'1 sugli immobili posseduti all'inizio dell'anno.
Oggi in Italia le poche aziende che denunciano utili (una vera rarità, pare) sono soggette ad aliquote vicine al 50%.
La complessità della attuale legislazione italiana inoltre scoraggia nuovi imprenditori e nuove attività. Oltre a tutto bisogna pagare pesanti fatture a consulenti super esperti, senza peraltro la certezza di aver intrapreso la strada giusta e di non dover incorrere in un lungo contenzioso tributario.
La semplicità di una nuova legge tributaria è un fattore critico di successo.
Imposta sul capitale.
È prevedibile una imposta sul capitale del 3 sul capitale imponibile.
È prevedibile una imposta immobiliare sugli immobili posseduti all'inizio dell'anno.
L'imposta (tra l'1 ed il 3) viene parzialmente riversata ai Comuni (40%)
1.2.6) Tassazione sugli utili immobiliari. ConcettoPersone fisiche e giuridiche che conseguano un utile tramite la compravendita di immobili sono tassati separatamente dalla tassazione ordinaria.
L'imposta in questione è la diretta evoluzione delle imposte sul maggior valore immobiliare che tassavano l'incremento di valore di un immobile.
In Italia tale tassazione avviene tuttora in modo decennale, indipendentemente dall'atto di vendita.
In altre paesi il maggior valore viene imposto al momento in cui questo si realizza concretamente e cioè al momento della vendita.
In questo caso vi sono due possibilità:
1) Tassare la differenza tra i valori di stima [catastali]
2) Tassare la differenza tra prezzo di acquisto e di vendita, tenuto conto delle ristrutturazioni o delle spese di miglioria.
Nel primo caso si rimane ancorato al concetto di "maggior valore", nel secondo a quello di tassazione degli utili immobiliari.
In ambo i casi la tassazione avviene perché l'immobile ha aumentato il proprio valore. Questo, al netto delle migliorie e delle ristrutturazioni, avviene perché la comunità ha investito nel territorio e l'immobile ne ha tratto un beneficio economico.
Poiché l'utile immobiliare od il maggior valore sono legati agli investimenti che la comunità ha effettuato (strade, scuole, ospedali etc) è giusto che l'imposta risultante sia ridistribuita sul territorio ai Comuni ed allo Stato Federato.
Questa imposta non può essere quindi una imposta federale.
Normativa - imponibilità:
E' imponibile il trasferimento di proprietà immobiliari e qualsiasi negozio giuridico i cui effetti, riguardo al potere di disporre del fondo, sono parificabili, economicamente, a quelli di un trasferimento di proprietà.
Sono in particolare imponibili:
a) le compravendite immobiliari;
b) le permute;
c) lo scioglimento delle proprietà collettive;
d) le costituzioni a favore di terzi e le alienazioni di diritti di superficie che abbiano il carattere del diritto per sé stante e permanente i cui effetti siano economicamente parificabili a un'alienazione della proprietà;
e) le costituzioni di servitù di diritto privato se limitano lo sfruttamento incondizionato o diminuiscono il valore venale di un fondo in modo duraturo e importante e si fanno dietro versamento di un'indennità;
f) le cessioni successive di diritti, in particolare le cessioni di diritti di compera;
g) gli apporti a una società;
h) le alienazioni di azioni o di quote di società immobiliari o di altre società, se nel patrimonio hanno un valore preponderante i fondi e le partecipazioni a società immobiliari;
i) le espropriazioni formali e materiali.
Differimento dell'imposta.
L'imposizione degli utili immobiliari è differita nei seguenti casi di:
a) trasferimento per successione, legato, donazione o altro contratto soggetto all'imposta di successione o donazione
b) trasferimento fra coniugi, in caso di adozione o scioglimento del regime matrimoniale della comunione dei beni;
c) scioglimento delle comunioni ereditarie come pure delle altre proprietà collettive, per queste ultime solo quando la divisione avviene in natura e senza conguaglio in denaro;
d) ricomposizione particellare ai fini di un raggruppamento di terreni, di un piano di quartiere, di rettificazione dei limiti di proprietà, di un arrotondamento dei poderi agricoli, nonché in caso di ricomposizione particellare nell'ambito di una procedura di espropriazione o di un'espropriazione imminente;
e) trasformazioni, concentrazioni o scissioni di società;
f) reinvestimento secondo gli articoli di legge;
g) alienazione di un'abitazione primaria (casa monofamiliare o appartamento) che ha servito durevolmente e esclusivamente all'uso personale del contribuente, a condizione che il ricavo sia destinato entro un termine di due anni all'acquisto o alla costruzione di un'abitazione sostitutiva adibita al medesimo scopo.
Esenzioni: come per persone giuridiche.
Garanzia del pagamento:
Ipoteca legale. L'importo della tassazione, in caso di mancato pagamento, grava come ipoteca sull'immobile oggetto della transazione. Il compratore deve informarsi, tramite l'autorità fiscale, che il venditore sia in regola con il pagamento delle imposte in genere, chiedere il calcolo preventivo dell'imposta sugli utili immobiliari e trattenere dal pagamento un importo pari all'imposta calcolata. In questo modo il compratore sia l'autorità di tassazione che il compratore sono tutelati.
Calcolo dell'imponibile:
Senza entrare nei dettagli, l'imponibile viene calcolato sottraendo al prezzo di vendita, il prezzo del precedente acquisto (o della costruzione, se nuovo immobile).
Sono ammesse in detrazione tutta una serie di spese: legali, notarili, di ristrutturazione ma non le spese di manutenzione (quelle sono eventualmente già detratte dal reddito dell'immobile nella tassazione ordinaria PF).
Il meccanismo indicato scoraggia l'uso del "nero" in quanto chi lo usasse per comprare un immobile dovrebbe poi essere sicuro di poterne ricevere al momento della futura vendita, pena una alta tassazione sull'utile risultante da un basso valore di acquisto ed un normale valore di vendita. Chi poi riceve il "nero", in regime di imposta sui capitali, deve pensare a come utilizzare quel capitale in modo pulito.
Aliquote
Le aliquote, che diminuiscono con l'aumento della durata del possesso, colpiscono principalmente i fenomeni speculativi, contrassegnati da un breve possesso dell'immobile.
L'aliquota d'imposta corrisponde a:
fino a
|
1 anno al
|
48 per cento
|
|
da oltre
|
1 anno e fino a
|
2 anni al
|
44 per cento
|
da oltre
|
2 anni e fino a
|
3 anni al
|
40 per cento
|
da oltre
|
3 anni e fino a
|
4 anni al
|
36 per cento
|
da oltre
|
4 anni e fino a
|
5 anni al
|
32 per cento
|
da oltre
|
5 anni e fino a
|
6 anni al
|
28 per cento
|
da oltre
|
6 anni e fino a
|
7 anni al
|
24 per cento
|
da oltre
|
7 anni e fino a
|
8 anni al
|
20 per cento
|
da oltre
|
8 anni e fino a
|
9 anni al
|
16 per cento
|
da oltre
|
9 anni e fino a
|
10 anni al
|
13 per cento
|
da oltre
|
10 anni e fino a
|
11 anni al
|
10 per cento
|
da oltre
|
11 anni e fino a
|
12 anni al
|
9 per cento
|
da oltre
|
12 anni e fino a
|
13 anni al
|
8 per cento
|
da oltre
|
13 anni e fino a
|
14 anni al
|
7 per cento
|
da oltre
|
14 anni e fino a
|
15 anni al
|
6 per cento
|
da oltre
|
15 anni e fino a
|
20 anni al
|
5 per cento
|
da oltre
|
20 anni e fino a
|
30 anni al
|
4 per cento
|
da oltre
|
30 anni
|
al
|
3 per cento
|
L'imposta risultante viene così suddivisa:40% al Comune
20% al fondo di compensazione intercomunale
40% allo Stato federato
Questo suddivisione, maggiormente sbilanciata verso il Comune (60%) tiene conto del maggior onere che i Comuni hanno nella gestione del territorio.
1.2.7) Tassazione sulle Successioni e Donazioni.In uno Stato federale, le imposte di Successione e Donazione sono assegnante allo Stato Federato in base al principio della residenza (domicilio fiscale) del defunto o del donante.
In caso di successione o donazione che veda beni immobili sparsi in diversi Stati federati, ognuno di questi imporrà gli immobili sul proprio territorio in base alle proprie aliquote ed alla propria legislazione.
Lo Stato federato dove il defunto od il donante ha domicilio impone il capitale, ovunque situato, e gli immobili del proprio territorio. Per la determinazione dell'aliquota è determinante l'intero ammontare del capitale, anche quello estero.
Ogni Stato Federato stabilisce i criteri di imponibilità, seguendo gli indirizzi di una eventuale legge federale (se è il caso), le deduzioni, le esenzioni e le aliquote.
Il Comune riceve una percentuale dell'imposta riscossa.
Diversamente dalla suddivisione degli utili immobiliari, le imposte di Successione e Donazione vengono maggiormente affidate allo Stato federato, al fine di ridistribuire la ricchezza risultante su tutto il territorio.
Non è da escludere una quota allo Stato federale con la precisa destinazione al fondo di compensazione interstatale.
La quota di riparto ai Comuni può oscillare attorno al 10%.
La quota di riparto alla Federazione potrebbe oscillare attorno al 20%
In caso di problemi con i pagamenti, vale la responsabilità solidale tra eredi.
Per la parte di imposta che scaturisce da donazioni e successioni di immobili, la migliore garanzia è quella della ipoteca legale.
1.2.8) Contenzioso tributario.È l'autorità di tassazione, in base al catalogo dei contribuenti, ad inoltrare la dichiarazione al domicilio del contribuente od a quello del suo rappresentante.
Se in contribuente non rispedisce la dichiarazione, debitamente compilata, nei termini prescritti, può essere nell'ordine: richiamato, diffidato e multato.
Quest'ultimo atto è proporzionale alla capacità contributiva del contribuente.
Quest'ultimo, in casi particolarmente gravi può chiedere ed ottenere una proroga di alcuni mesi per la presentazione della dichiarazione o di documentazione successivamente richiesta.
In caso di tassazione non pervenuta si provvede alla tassazione d'ufficio.
Errori di compilazione non sono sanzionabili. Dimenticanze del contribuente o rettifiche fatte dal tassatore non costituiscono evasione ma al massimo tentativo di sottrazione. Il tassatore controlla la dichiarazione ed eventualmente rettifica i dati.
In casi dubbi scrive o telefona al contribuente richiedendo spiegazioni, documentazione ulteriore o lo convoca.
Alla fine emette una notifica di tassazione ed i sistemi informatici, che lo hanno assistito nella fase di tassazione, inviano la decisione di tassazione al contribuente.
Con queste premesse il contenzioso tributario dovrebbe essere ben inferiore al 10% della massa di dichiarazioni.
La procedura per il contenzioso tributario deve essere uguale per ogni imposta e deve prevedere:
1) una fase di reclamo, gratuito, entro 30 giorni dalla notifica di tassazione, in cui l'amministrazione tributaria rivede il caso e decide internamente, prima l'ammissibilità del reclamo e poi il merito dello stesso.
Solitamente un tassatore più qualificato esamina la pratica e, se il caso convoca il contribuente ed il suo rappresentante.
Solitamente questa fase è evitabile se la notifica di tassazione è chiara, trasparente e comprensibile dal contribuente.
L'incasso del saldo è sospeso e l'amministrazione ha tutto l'interesse a rispondere in fretta con una decisione in merito.
Abitualmente questa fase conclude il 90% delle pratiche e solo il 10% affronterà la successiva.
2) una fase di ricorso, con un onere di giudizio, entro 30 giorni dalla notifica della decisione su reclamo, affidata al potere giudiziario, in una camera appositamente attrezzata a discutere gli argomenti tributari. La decisione può essere positiva, negativa o mista. Se il tribunale accetta, anche parzialmente le ragioni del contribuente, l'autorità di tassazione applica la decisione e riemette una nuova notifica di tassazione.
3) una fase di ricorso al Tribunale Federale, per problemi di diritto e non di merito, che, sempre entro 30 giorni dalla decisione su ricorso, può essere fatta pervenire alla amministrazione. Se il TF accetta le tesi del contribuente, si riapre la fase 2).
Passati i primi 30 giorni dalla emissione della notifica (quando quindi il contribuente non ricorre ai rimedi giuridici per impugnare la tassazione) questa diventa definitiva. L'autorità di esazione può richiedere il saldo degli eventuali acconti.
Ulteriori notizie di reddito che vengano a conoscenza dell'amministrazione tributaria dopo che una notifica è diventata definitiva e non presenti nella dichiarazione dei redditi, provocano la riapertura della tassazione e la multa per sottrazione di imposta da 1 a 5 volte l'imposta sottratta (oltre ovviamente alla nuova imposta).
La procedura è civile. Procedimenti penali sono da prevedere solo per sostituti di imposta che usino a propri fini le imposte da loro prelevate.
Copia delle notifiche (o equivalente informatico) viene inviata alla altra autorità di tassazione (Comune o Stato Federato, a seconda di chi la allestisce).
1.3) Esazione delle imposte.L'esazione delle imposte avviene tramite l'invio della richiesta di saldo al contribuente.
L'ufficio di esazione, che è implicito debba essere completamente informatizzato, conguaglia tutte le imposte della partita del contribuente ed effettua anche le restituzioni (immediate).
Il contribuente ha 30 giorni di tempo per pagare tramite l'accluso bollettino postale (od altro modulo di pagamento).
Il contribuente può concordare la rateizzazione dell'importo o, in casi particolari, la sospensione temporanea dei pagamenti. Solitamente in questi casi, per grossi importi, fornirà garanzie ipotecarie.
In ogni caso, in virtù di una sostanziale parità di trattamento, chi paga in ritardo sarà soggetto a corrispondere interessi remuneratori pari a quelli di mercato, stabiliti di anno in anno dalla autorità locale di tassazione.
Le imposte non riscosse in via ordinaria lo saranno in modo forzoso.
È escluso il ricorso alle procedure fallimentari ma sono consentite le vie esecutive fino al pignoramento o alla esecuzione del pegno.
Le imposte collegate ad utili immobiliari o la parte di imposta PF o PG che scaturisce da un reddito immobiliare, possono essere gravate da ipoteca legale.
In casi particolari, da verificare singolarmente con una apposito esame, è possibile prevedere una procedura di condono totale o parziale.
1.4) Il ruolo del Comune nelle imposte dirette.Primo ruolo del Comune è quello della gestione dell'elenco dei contribuenti.
L'attuale anagrafe tributaria può rimanere centralizzata ma il fornitore principale dei dati sarà il Comune.
Il Comune infatti ha il controllo del territorio e dei suoi abitanti. Inoltre, in un sistema federale, riscuote da loro buona parte delle imposte dirette. Ha quindi tutto l'interesse a gestire un catalogo dei contribuenti ed il catasto del territorio, cardini principali per l'individuazione di tutti i contribuenti.
A seconda della organizzazione che verrà decisa in ogni Stato federato, il Comune potrà assumere ruoli diversi:
1) Il Comune controlla e decide la tassazione dei contribuenti.
In piccoli Comuni non è consigliabile in quanto si potrebbero avere favoritismi locali. È inoltre una soluzione troppo costosa in termini di personale ed attrezzature per i Comuni inferiori ai 30'000 abitanti. Per quelli superiori è invece una soluzione praticabile.
2) Il Comune effettua una verifica iniziale ed il lavoro viene completato dalla organizzazione della amministrazione dello Stato federato. Questa impostazione ha lo svantaggio di richiedere una duplice organizzazione e quindi di essere troppo onerosa.
3) L'amministrazione dello Stato federato controlla e decide la tassazione dei contribuenti. Il Comune, a lavoro ultimato, può intervenire entro 30 giorni e segnalare eventuali inesattezze. Il Comune può fare pervenire le sue considerazioni anche prima della tassazione e può comunque essere interpellato durante la tassazione medesima. In questo caso si realizza la massima economia di scala e si garantisce un trattamento più uniforme sul territorio.
1.5) Informazioni utili alla organizzazione tributaria:1.5.1) Territorio: catasto elettronico, valori catastali.
La gestione dei valori catastali dovrebbe essere gestita a livello di Stato federato. La banca dati deve essere consultabile della autorità tributaria.
Per la comparazione di valori catastali tra diversi Stati federati, è la Federazione che prepara una tabella di conversione dei valori.
1.5.2) Stato Federato: dati sul possesso di autoveicoli.
Servono notizie sulla immatricolazione di tutti i veicoli (compresi natanti ed aereomobili), sul loro valore e sui cambi di proprietà.
1.5.3) Stato Federato: dati sulle procedure esecutive e fallimentari.
Serve occasionalmente poter controllare lo stato di solvibilità del contribuente.
1.5.4) Pensioni: dati dagli enti previdenziali.
Servono gli importi ricevuti dai contribuenti come pensioni e gli importi versati come contributi.
1.5.5) Informazioni Federali:
Dati dal Registro Federale di Commercio
Dati sul possesso di azioni nominative.
Valutazione delle azioni non quotate in Borsa
Valutazione sui coefficienti di redditività delle professioni e del commercio.
Dati I.V.A. sul contribuente.
1.5.6) Informazioni Comunali: catasto, proprietà ed usufrutto.
Il territorio è dominio del Comune, i dati di proprietà ed usufrutto devono essere a disposizione della autorità tributaria.
1.5.7) Informazioni da enti e privati:
Rendite da assicurazioni private, perdita di guadagno, infortuni etc.
2) I'organizzazione tributaria futura negli Stati federati.Nel caso di tassazione effettuata dal Comune e notificata allo Stato Federato, questi uffici dipendono dal Comune, viceversa dipendono dallo Stato Federato.Ufficio di Tassazione PF Ufficio di Tassazione PG Ispettorato Fiscale Ufficio Successioni e Donazioni Ufficio Esazione Ufficio Giuridico Ufficio Informazioni Cancelleria Direzione Tutta la macchina tributaria "federale" qui descritta funziona con un rapporto di 1 funzionario ogni 1'000 abitanti.
In Italia funzionerebbe quindi con 57'000 dipendenti, compresi i livelli direttivi.
Il sistema prevede di abbandonare una infinità di imposte la cui riscossione è più dispendiosa del reale incasso e di concentrarsi attivamente sulle imposte maggiori, incrementando su queste la quantità e la quantità di lavoro svolto.
2.1) Il sistema di lavoro.Punti cardine:
a) L'organizzazione tributaria riceve le dichiarazioni dai contribuenti, le controlla tutte ed emette una decisione di tassazione.
b) In seguito l'ufficio di esazione emette le bollette di conguaglio o di restituzione.
c) Tutti gli adempimenti sono fatti dalla amministrazione; niente è delegato al contribuente tranne la compilazione della dichiarazione ed il pagamento degli acconti e dei saldi.
d) La legge tributaria è semplice e comprensibile da tutti.
e) L'organizzazione è completamente assistita da un sistema informatico.
f) L'attuale sistema dei sostituti di imposta deve essere accantonato oppure mantenuta cone sistema di acconti.
2.1.1) Organizzazione territoriale; Persone Fisiche.La organizzazione tributaria deve essere distribuita nel territorio ed essere presente con un ufficio come minimo ogni 30/40'000 contribuenti PF.
In questi uffici, dimensionati con un capo ufficio, due vice ed un tassatore ogni 1'400 contribuenti, si tende alla produttività di 7 dichiarazioni per funzionario al giorno [su un anno di 200 gg].
Il ritmo indicato è la media risultante di lavori diversi in quanto per contribuenti classificabili come dipendenti e pensionati avremo verosimilmente una media di più di 10 tassazioni al giorno.
La tassazione dei professionisti e dei commercianti può invece essere vicina alle 2 pratiche giornaliere e necessiteranno di funzionari più qualificati.
Per casi particolari si richiede l'intervento dell'Ispettorato, il quale effettuerà una verifica esterna.
Ogni ufficio è collegato con i Comuni del comprensorio per l'aggiornamento del catalogo dei contribuenti.
Per casi particolari si richiede l'intervento dell'ufficio Informazioni, il quale provvederà a ricercare le informazioni mancati per la tassazione.
Nel caso di tassazione di azionisti o di persone vicine alle società si richiederà la collaborazione dell'ufficio di Tassazione PG.
Nel corso dell'anno verranno emesse le decisioni di tassazione (notifica di tassazione) cui varranno i normali rimedi giuridici (reclamo e ricorso).
L'ufficio gestisce i reclami mentre il ricorso è affidato all'ufficio giuridico che prende le parti dell'amministrazione davanti alla camera di diritto tributario.
Per permettere la tassazione in base a tutti i redditi del contribuente occorre unificare tutte le informazioni dichiarate o ricevute dall'ufficio informazioni in un unico punto (incarto cartaceo, elettronico o misto) in cui siano inserite anche le dichiarazioni precedenti.
2.1.2) Organizzazione territoriale; Persone Giuridiche.Il livello ideale vede un ufficio ogni massimo 20'000 società. È prevedibile una capacità lavorativa media di 2 pratiche al giorno avremo in questo caso 1 capo ufficio, due vice e massimo 50 tassatori.
Ogni ufficio è collegato con l'ufficio registri per l'aggiornamento del catalogo dei contribuenti.
Anche in questo caso tutte le tassazioni sono controllate da funzionari qualificati e le notifiche sono emesse nel corso dell'anno. La tecnica di tassazione prevede di trasformare il bilancio civile in bilancio fiscale, ricalcolando l'utile.L'uso di mezzi aziendali da parte di privati viene detratto dalle spese societarie ed aggiunto come reddito presunto alle partite delle singole persone fisiche.
L'ufficio di esazione provvederà nel frattempo ad emettere bollette di acconto
All'emissione della tassazione definitiva avverrà il conguaglio.
Per le ispezioni esterne ci si avvale dell'Ispettorato fiscale.
Per le necessità informative ci si avvale dell'ufficio Informazioni.
L'ufficio gestisce i reclami mentre il ricorso è affidato all'ufficio giuridico che prende le parti dell'amministrazione davanti alla camera di diritto tributario.
Vale quanto già detto a proposito dei ricorsi al Tribunale Federale.
Per permettere la tassazione in base a tutti i redditi del contribuente occorre unificare tutte le informazioni dichiarate o ricevute dall'ufficio informazioni in un unico punto (incarto cartaceo, elettronico o misto) in cui siano inserite anche le dichiarazioni precedenti.
2.1.3) Organizzazione territoriale; Successioni e Donazioni.Un ufficio nel maggior centro con un comprensorio con più di 40'000 abitanti, oppure un ufficio aggregato al locale ufficio di tassazione PF.
Gli eventi di Successione sono costanti nel tempo e non è un problema dimensionare adeguatamente il personale in funzione di un controllo esaustivo di tutte le pratiche.
Le pratiche di donazione invece possono essere influenzate da convenienze temporali ma sono comunque di più rapida evasione.
2.1.4) Organizzazione territoriale; Maggior Valore Immobiliare.Se l'organizzazione informatica consente la consultazione a distanza delle pratiche e del catasto, tale ufficio può risiedere anche in un luogo centrale o nei maggiori centri, in caso contrario è meglio che sia situato presso gli uffici di tassazione PF e PG, dove sono collocati gli incarti dei contribuenti.
2.1.5) Organizzazione territoriale; Ufficio di esazione.Deve essere situato in tutti i maggiori centri abitati (>75'000 abitanti)
Questo ufficio non solo controlla gli incassi provenienti dai contribuenti tramite le banche e le poste (che quando funzioneranno bene potranno rappresentare un vero e proprio canale privilegiato per i pagamenti da e verso lo Stato) ma è il cuore del sistema di incasso "forzoso" e della contabilità degli incassi.
2.1.6) Ispettorato, Ufficio giuridico, Ufficio informazioni.Questi uffici saranno situati negli stessi centri in cui è l'ufficio di Esazione.
Compiti:
Ispettorato: verifica sul luogo per contribuenti PF e PG. Redige un verbale che viene riportato al tassatore competente. Ufficio Giuridico: rappresenta lo Stato (Federato) nel contenzioso. Dovrebbe avere anche una delega per le imposte federali. Ufficio Informazioni: smista le informazioni ricevute da enti pubblici e da privati e riguardanti soggetti fiscali. Su incarico, recupera informazioni su determinati contribuenti.
2.1.7) Cancelleria e Direzione.Sono da situare nel maggior centro o comunque dove ha sede l'esecutivo.
Compiti:
Direzione: coordina le attività degli uffici e si rapporta al direttore delle finanze.
Esamina le varianti legislative calcolandone l'onere.
Aggiorna annualmente gli importi deducibili e le aliquote.Cancelleria: assiste la direzione nella attività organizzative (informatica, corsi, modulistica, legislazione etc.)
Potete approfondire gli argomenti direttamente con l'autore scrivendo a questo indirizzo di posta elettronica